Tlc e media. Agcom: tlc con risorse in diminuzione. Bene invece i media, ma in profonda trasformazione digitale. Impennata digital adv

risorse radioelettriche, media

Agcom: per i servizi di comunicazione elettronica nel 2022 si evidenzia un’ ulteriore, seppur meno intensa, riduzione delle risorse (-2,8%, rispetto al -4,7% fatto registrare tra il 2019 e il 2020 e il -13,6% relativo al quinquennio 2017-2021).
Il settore dei media, invece, mostra una forte ripresa nel primo anno post-pandemia: tra il 2020 e il 2021, infatti, la crescita è stata dell’11% seppure con alcuni importanti distinguo tra i vari segmenti che lo compongono. Nel dettaglio, continua il trend di riduzione, seppure fortemente mitigato rispetto agli anni precedenti, del comparto dell’editoria (-3,4%), mentre la televisione e la radio, complessivamente, mostrano una crescita (+4,6%).
Particolare vigore continua ad avere la crescita delle risorse collegate alla pubblicità online (+34,7%).

Il report

Nell’allegato A alla delibera n. 111/23/CONS, recante Piano della performance 2023 – 2025, pubblicato il 3 maggio 2023 da Agcom, si rilevano le linee di tendenza dei mercati di riferimento dell’ente, il cui sunto appare meritevole di approfondimento.

52,4 miliardi di euro nel 2022 in crescita del 3,6% rispetto al 2021

Il valore complessivo delle risorse dei mercati di diretto interesse istituzionale dell’Autorità, si legge nella relazione “è valutabile, a fine 2021, in 52,4 miliardi di euro, con una crescita del 3,6% rispetto al 2021. Tale andamento, seppure positivo, è risultato inferiore a quello fatto registrare, nello stesso periodo, dal sistema Paese (crescita del PIL 2020 – 2021 stimata in +6,7%)”.

Persistenza di specifiche dinamiche

L’uscita dalla crisi pandemica, quindi, ha avuto, in parte, una ricaduta positiva anche sui mercati di interesse istituzionale dell’Agcom, “seppure con tendenze diversificate a seconda degli specifici mercati considerati che manifestano, tra l’altro, la persistenza di alcune specifiche dinamiche”.

Servizi di comunicazione elettronica in perdita di risorse

In particolare, per i servizi di comunicazione elettronica Agcom evidenzia “un’ ulteriore, seppure meno intensa, riduzione delle risorse; complessivamente (risorse da rete fissa e mobile), tra il 2020 e il 2021, la perdita di risorse è stata del 2,8%, rispetto al -4,7% fatto registrare tra il 2019 e il 2020 e il -13,6% relativo al quinquennio 2017-2021”.

Forte ripresa per i media

Il settore dei media, invece, mostra una forte ripresa nel primo anno post-pandemia; tra il 2020 e il 2021, infatti, la crescita è stata dell’11%, seppure, osserva Agcom, “con alcuni importanti distinguo tra i vari segmenti che lo compongono: continua il trend di riduzione, seppure fortemente mitigato rispetto agli anni precedenti, del comparto dell’editoria (-3,4%), mentre la televisione e la radio, complessivamente, mostrano una crescita (+4,6%). Particolare vigore continua ad avere la crescita delle risorse collegate alla pubblicità online (+34,7%)”.

Reti di tlc centrali anche se con risorse in riduzione

Entrando più nel dettaglio, nonostante una riduzione delle risorse, le reti di telecomunicazioni si confermano sempre di più un’infrastruttura strategica per la crescita e lo sviluppo economico e sociale. A testimonianza della loro centralità, Agcom rileva come “successivamente al periodo pandemico, la crescita del traffico dati non si è arrestata, evidenziando nel corso del 2022 un ulteriore aumento”.

Traffico broadband in aumento

Il traffico medio giornaliero per linea broadband è cresciuto, nel periodo gennaio-settembre 2022, di un ulteriore 8% rispetto all’analogo periodo del 2021, e il traffico dati per sim card del 28%.16. I servizi di telefonia da rete fissa e mobile risultano centrali per cittadini e imprese, giacché essi rappresentano lo strumento principale attraverso cui accedere ai servizi internet.

Tendenze confermate

“Ne consegue che, nei prossimi anni, alcune tendenze in atto continueranno a fare il loro corso e, allo stesso tempo, nuove sfide da affrontare si presenteranno per gli operatori e per i regolatori di settore”, sottolinea l’Autorità.

Altissima velocità obiettivo da perseguire

La necessità di fornire, da rete fissa e mobile, connessioni ad altissima velocità resta “una priorità da perseguire, sia potenziando ulteriormente la rete in fibra, sia consentendo agli utenti di utilizzare al massimo le potenzialità offerte dalle tecnologie 5G”.

IA

L’uso sempre più massiccio delle reti di comunicazioni elettronica, anche per il proseguire del processo di integrazione con le tecnologie di IA (Intelligenza Artificiale) e ML (Machine learning), farà aumentare sempre più “la necessità di adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza e la tenuta complessiva delle reti. Lungo tali linee evolutive, il ruolo dell’Agcom sarà centrale nel garantire configurazioni dei mercati in grado – allo stesso tempo – di preservare una sana competizione tra gli operatori e rafforzare la tutela dei consumatori, nell’ottica di massimizzare il benessere sociale complessivo”.

Digitalizzazione dei media

La digitalizzazione, oramai già da tempo, fa da sfondo agli scenari evolutivi concernenti il settore dei media. “Le più recenti tendenze, infatti, portano verso l’utilizzo di tecnologie in grado di sfruttare sempre di più le potenzialità digitali, come ad esempio sta avvenendo nel comparto della televisione, dove le tecnologie digitali sono alla base dello sfruttamento efficiente di una risorsa scarsa come le frequenze, con possibili effetti anche sugli assetti competitivi”, si legge nella relazione.

Convergenza

In tal senso, inoltre, secondo l’Autorità, “va considerato che la diffusione tra gli utenti delle connessioni internet ad alta velocità ed il conseguente rafforzamento della convergenza tra comunicazioni elettroniche e servizi media audiovisivi, ha favorito l’ingresso di nuovi importanti operatori internazionali nel mercato, nonché l’affermazione di nuovi processi di business”.

Impatto sulle modalità di consumo

Le tecnologie digitali impattano anche sulle modalità di consumo; ad esempio, la fruizione di contenuti audiovisivi contraddistinti da un maggior livello di personalizzazione, grazie all’applicazione di pratiche di profilazione tipicamente associate al mondo digitale, rappresenta una modalità di consumo sempre più diffusa tra la popolazione. “Ciò impatta anche sulla tutela del pluralismo per la quale le tendenze future impongono, tra l’altro, un irrobustimento dell’attività di monitoraggio del fenomeno, sempre più rilevante, dell’utilizzo di internet quale fonte informativa; fenomeno su cui, già da tempo, l’Autorità vigila”, sottolinea l’Autorità nella sua relazione.

OTT

In riferimento alle piattaforme online, l’Agcom è chiamata a svolgere “un ruolo di primaria importanza in quanto incaricata dell’efficace applicazione della normativa di riferimento. Il ruolo assunto dalle piattaforme, anche nella fornitura di servizi di intermediazione online a utenti commerciali, è tale da rappresentare oggi, e a maggior ragione nel prossimo futuro, un fattore produttivo quasi indispensabile per le imprese, collocando tali player al centro di un complesso sistema di relazioni economiche. Le tendenze del settore hanno mostrato negli ultimi anni una costante crescita delle risorse, anche durante la crisi economica conseguente alla pandemia”.

Pubblicità online

Ciò denota un comparto le cui prospettive di crescita sono ancora ampie. Facendo riferimento alla pubblicità online, ad esempio, nel 2021 l’85% delle risorse facevano capo alle piattaforme online, mentre la parte residuale faceva capo agli altri attori della filiera pubblicitaria quali editori, publisher e concessionarie di pubblicità.

Gatekeeper

Il ruolo di “guardiano” (gatekeeper) svolto dalle piattaforme e le sottostanti strutture dei costi di produzione (caratterizzate da esternalità di rete, da economie di scala, da sunk cost, ostacoli al multi-homing e presenza di switching cost) pongono “rilevanti interrogativi sulla contendibilità dei mercati e sulla responsabilità nella diffusione di determinati contenuti. In tale scenario, in cui all’Autorità sono attribuite rilevanti competenze, diventa fondamentale fornire adeguate tutele alle imprese e ai cittadini nell’ottica di garantire un ambiente in cui siano preservate condizioni di trasparenza e correttezza nei rapporti tra gli attori in gioco”.

Prospettive per tlc e media

“È importante – spiega infine Agcom – ricordare che sulle tendenze appena descritte bisogna considerare gli effetti, difficilmente valutabili nella loro completezza, conseguenti al conflitto bellico attualmente in corso in Ucraina; aumento dei prezzi e crisi energetica, ad esempio, incidono negativamente sul quadro economico e, di riflesso, sulla tenuta sociale del Paese”.

Raffronto con PIL

La crescita del PIL per il 2023, infatti, è stata stimata in un +0,4%, in forte riduzione rispetto al +3,9% dello scorso anno, che già in parte risentiva di tali effetti negativi. “Alle difficoltà delle imprese è plausibile supporre l’aggiunta di una ulteriore riduzione dei consumi da parte delle famiglie, con un riflesso anche sui mercati di interesse istituzionale dell’Autorità”, conclude l’ente. (M.R. per NL)

foto antenne di Floriano Fornasiero

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