Secondo un’analisi condotta da Gsma Intelligence e China Academy of Information and Communications Technology, Pechino sarebbe pronto a lanciare le prime reti commerciali 5G entro il 2020 dopo una fase di preparazione tra il 2017 e il 2019.
Lo studio indica una previsione di circa 428 milioni di connessioni 5G entro il 2025 grazie all’utilizzo di network stand-alone di banda ultralarga. Se invece si focalizza l’attenzione sul 4G, nel paese asiatico si registra una crescita significativa del 500% nell’ultimo anno (marzo 2016 – marzo 2017). I maggiori ricavi degli operatori del settore arriveranno dal mercato aziendale e dai possibili modelli di business sostenibili basati sul nuova connessione che, nonostante l’ipotesi delle reti stand-alone, potrebbe in alcune aree densamente popolate del Sud-Est asiatico affidarsi alle small cell e coesistere con il 4G. Due anni fa l’Unione Europea e la Cina avevano stipulato un contratto di collaborazione per lo sviluppo della quinta generazione di sistemi telecomunicativi: le possibilità commerciali sono enormi per entrambi i fronti, dall’healthcare all’internet of things, dall’advertising al monitoraggio delle reti energetiche. Proprio per questo motivo, a marzo il direttore generale del dipartimento delle tecnologie di China Mobile Wang Xiaoyun aveva dichiarato conclusi con successo i lavori nel distretto Huairou di Beijing per la costruzione della più grande rete di prova 5G al mondo. Xi Jinping pochi mesi fa, durante un convegno sulla cybersecurity e l’informatizzazione del paese, aveva aperto le porte non solo a nuovi investimenti nel campo informatico, ma anche ad una maggiore libertà verso gli utenti del web: “Dovrebbe esserci una maggiore tolleranza e pazienza per gli utenti di internet – aveva detto il presidente cinese – una migliore gestione del cyberspazio e una sana cybercultura rappresentano un bene per tutti”. (M.R. per NL)