Il produttore di attrezzature per telecomunicazioni canadese affonda pesantemente nella crisi. Nel giro di un decennio sono stati tagliati più di due terzi del personale globale.
La crisi colpisce ancora. E purtroppo non è il titolo di un film. The New York Times online ha annunciato ieri che Nortel, noto produttore canadese di attrezzature per telecomunicazioni, ha intenzione di ridurre la sua forza lavoro di circa 3.200 dipendenti entro i prossimi mesi. L’azienda aveva sfruttato, come molte nel suo settore, il boom economico di internet degli anni ’90, sviluppando, tra le altre, tecnologie via cavo e wireless per la comunicazione. Nel suo periodo d’oro Nortel contava a livello mondiale circa 95.000 dipendenti che nel giro di poco più di dieci anni si sono ridotti di oltre un terzo. Attualmente la forza lavoro di Nortel si basa su 30.000 operatori di cui 5.800 impegnati presso la capitale canadese Ottawa (senza contare naturalmente la riduzione annunciata solo questa settimana da NYTimes.com). La compagnia canadese è solo una tra le tante vittime “tecnologiche” dell’attuale crisi economica, la cui fine, nonostante sia stata prospettata da diversi esperti, si fa ancora fatica a distinguere con chiarezza. (Marco Menoncello per NL)