"Non solo la rete fissa, ma pure quella mobile rischiano di trovarsi su dead ends". A prevedere vicoli ciechi per il settore delle tlc e’ il presidente dell’Agcom, Corrado Calabro’, il quale riporta le previsioni di "incremento esponenziale" del traffico sulle reti e sottolinea che "senza maggiore disponibilita’ di frequenze, l’intasamento del traffico sara’ inevitabile".
Per Calabro’, "piu’ che mai necessaria, piu’ che mai indifferibile, e’ dunque la gara per l’assegnazione di ulteriori frequenze alle telecomunicazioni mobili prevista dalla Legge di Stabilita’ 2011". Il tempo e’ un fattore importante perche’ "ogni ritardo comporterebbe, ovviamente la dilazione dell’incasso, che le nostre regole prospettano, a certe condizioni, anche superiore ai 2,4 mld preventivati dalla legge". Secondo il presidente Agcom "condizione fondamentale per il successo della gara e’ pero’ la disponibilita’ in tempi ravvicinati di frequenze da assegnare, liberando senza indugi quelle ancora occupate dal Ministero della Difesa e dalle televisioni private, e prevedendo anche degli incentivi per la liberazione anticipata". Su questo fronte "auspico -aggiunge Calabro’- un aumento delle risorse previste a favore delle emittenti locali", perche’ "l’incentivo puo’ fare da moltiplicatore del realizzo". Le frequenze, conclude, "sono un bene scarso, prezioso. Non si puo’ consentire la manomorta delle frequenze". (MF Dow Jones)