(ADUC) – Un ‘piu’ strutturato coinvolgimento dell’Autorita” nei processi che riguardano la normativa europea di settore potrebbe fornire beneficio ‘ai processi nazionali di partecipazione alla elaborazione ed attuazione del diritto comunitario’. Lo ha detto il presidente dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro’, nel corso di un’audizione alla Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera. ‘Un formale riconoscimento della partecipazione dell’Autorita’ a pieno titolo ai lavori’ degli organismi comunitari e ‘una preliminare distribuzione dei compiti consentirebbe un sensibile miglioramento della partecipazione nazionale nel suo complesso’, ha detto il garante, sollecitando in particolare a riflettere sull’opportunita’ che un’eventuale riforma della legge 11/05 (sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’Ue) definisca il ruolo dell’Autorita’ ‘perseguendo l’obiettivo di un piu’ sistematico riconoscimento del ruolo chiave che le Autorita’ di regolamentazione di settore giocano come punto di snodo tra livello comunitario e livello nazionale di regolamentazione’. In particolare, secondo Calabro’, sarebbe possibile ‘pensare alla istituzionalizzazione di figure tecniche dell’Autorita’ distaccate presso la Rappresentanza permanente, a supporto del personale diplomatico e di estrazione governativa’. A fronte della crescente difficolta’ delle Amministrazioni statali a seguire con assiduita’ tutti i negoziati comunitari, ha concluso, ‘l’Autorita’ si propone quindi come qualificata risorsa istituzionale aggiuntiva per il settore delle comunicazioni elettroniche e della convergenza’. Tra i punti in cui i meccanismi vigenti potrebbero essere ‘rivisti’, Calabro’ ha indicato oltre ad un maggior coordinamento tra Sottosegretariato alle comunicazioni e Autorita’, anche quello di formalizzare la prassi consolidata che prevede un coinvolgimento di rappresentanti dell’Autorita’ nei gruppi di lavoro ministeriali incaricati di elaborare le leggi e i decreti legislativi di trasposizione. ‘La creazione di un mercato interno delle comunicazioni elettroniche e’ una prospettiva sempre piu’ ravvicinata’, ha detto Calabro’, ricordando che le Autorita’ nazionali sono destinate ad avere un maggior coinvolgimento mediante la costituzione a breve di un nuovo organismo, il Berec (Body of European Regulators in Electronic Communications). ‘Le Autorita’ costituiscono quindi un riferimento nazionale certo nel contesto comunitario’, ha aggiunto il garante. Il garante ha anche sottolineato la specificita’ dell’Autorita’ italiana che e’ quella di avere al contempo competenze in materia di telecomunicazioni e di televisivo, ‘un’Autorita’ convergente, un modello che ha avuto successo perche’ ci hanno imitato’ altri Paesi, tra cui in questi giorni la Romania. ‘D’altra parte – ha aggiunto – quattro dei primi cinque mercati mondiali di Tlc hanno come vertice di controllo un’Autorita’ convergente, il che dimostra che i mercati piu’ credibili poi chiedono una valutazione convergente e non strabica’.