Gli operatori della telefonia mobile dovrebbero mettere in comune le frequenze e le reti per la nuova rete a larga banda. Lo ha detto Maximo Ibarra, Ad di Wind, parlando con i giornalisti a margine del convegno Italia+Smart in corso a Capri.
"Io sono convinto al mille per cento che ci sia la consapevolezza di tutti gli operatori del mobile sulla necessità di mettere in comune in una società ad hoc le frequenze, pagate a caro prezzo, e le reti, poi la concorrenza sarà sul servizio", ha detto il manager della compagnia telefonica che fa capo al gruppo Vimpelcom. A Ibarra è stato chiesto di commentare le dichiarazioni di Franco Bernabè, Ad di Telecom Italia, che ha auspicato un consolidamento fra i numerosi operatori mobili in Europa. Il manager ha risposto che "il consolidamento si può fare anche ad un livello più basso, appunto mettendo in comune le strutture". Per l’ad di Telecom Italia, Marco Patuano, l’idea di mettere a fattor comune parte delle rete non è da scartare ma va valutato con attenzione che cosa si può mettere insieme. "Se parliamo dei tralicci e delle frequenze, l’idea è molto interessante, ma a condividere la rete mobile bisogna fare molta attenzione", ha risposto il manager sul progetto di Ibarra. Sulla ipotesi di società della rete, per la telefonia fissa, Ibarrra ha spiegato che è necessario ci siano, oltre a Telecom Italia, anche un soggetto pubblico, Metroweb (società della rete che fa capo al fondo F2i) e i concorrenti dell’incumbent. (Reuters)