I cda di Telecom Italia e Telecom Italia Media (società controllata e soggetta a direzione e coordinamento di Telecom Italia, che ne detiene direttamente e indirettamente il 77,71% del capitale ordinario e il 2,25% del capitale di risparmio) hanno approvato il 19/02 le linee essenziali del progetto di integrazione tra le due società da attuarsi nella forma di una fusione per incorporazione di Telecom Italia Media in Telecom Italia.
L’operazione è stata decisa in base alle seguenti motivazioni: 1) razionalizzazione e semplificazione della struttura del gruppo; 2) eliminazione dei costi della quotazione di Telecom Italia Media, non più giustificata alla luce dell’attività della stessa società, rappresentata sostanzialmente dalla detenzione e gestione della partecipazione detenuta in Persidera S.p.A., nonché della scarsa liquidità del titolo; 3) soluzione della situazione strutturale di deficit patrimoniale, di liquidità e redditività di Telecom Italia Media; 4) possibilità di gestire in modo più efficiente, cogliendo anche opportunità di medio lungo periodo, il processo di valorizzazione di Persidera S.p.A.; 5) possibilità di garantire con questa tipologia di operazione un trattamento per gli azionisti di minoranza di Telecom Italia Media che preveda un concambio in titoli liquidi, di pari categoria, o in alternativa l’esercizio del diritto di recesso a prezzi di mercato. La fusione non sarà sottoposta all’approvazione dell’assemblea speciale degli azionisti di risparmio delle due società, in quanto i diritti riconosciuti dai rispettivi statuti a tali categorie di azioni non subiscono alcun pregiudizio dall’operazione. Si prevede che la fusione sia perfezionata entro il terzo trimestre del 2015. Nel frattempo, è stata resa nota l’approvata relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2014 di TI Media. Nella nota illustrativa si legge che "I ricavi consolidati del Gruppo dell’esercizio 2014 sono pari a 70,5 milioni di euro, in riduzione di 1,7 milioni di euro rispetto all’esercizio 2013 (72,2 milioni di euro). Tale andamento è integralmente attribuibile all’Operatore di Rete ed è dovuto alla scadenza, a fine 2013, dei contratti con alcuni clienti, solo parzialmente compensati da ricavi da nuovi clienti e dal consolidamento dei ricavi del secondo semestre di Rete A S.p.A. (9,4 milioni di euro) non presenti nel 2013. L’EBITDA è pari a 25,4 milioni di euro; si riduce di 4,8 milioni di euro rispetto all’esercizio 2013 (30,2 milioni di euro) e riflette prevalentemente la riduzione dei ricavi solo parzialmente compensata da una riduzione dei costi operativi di Persidera S.p.A. Escludendo le attività di Rete A, l’EBITDA del Gruppo risulta in riduzione di 7,0 milioni di euro. L’EBITDA di Telecom Italia Media S.p.A. risulta anch’esso in riduzione di 1,0 milioni di euro. L’EBIT è pari a 5,9 milioni di euro rispetto a 1,8 milioni di euro dell’esercizio 2013 e sconta minori ammortamenti per 8,8 milioni di euro integralmente attribuibili all’Operatore di Rete. Tale variazione è principalmente imputabile agli ammortamenti di Rete A per 2,2 milioni di euro, non presenti nel 2013, e alla ridefinizione in sede di revisione annuale delle vite utili delle frequenze dell’Operatore di Rete – allungate dal 31 dicembre 2028 al 31 dicembre 2032 a seguito dell’assegnazione definitiva delle licenze per l’esercizio delle attività televisive – e degli impianti di ricetrasmissione, realizzata in coerenza con le evoluzioni tecnologiche di tali impianti. Il risultato netto è pari a -5,3 milioni di euro rispetto a -132,0 milioni di euro nell’esercizio 2013, periodo che includeva un valore complessivo di Discontinued Operations, legate alla cessione di La7 e di MTV Italia, pari a -133,6 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto è pari a 269,4 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni di euro rispetto a fine 2013 (259,9 milioni di euro). L’andamento è principalmente attribuibile al fabbisogno per gli investimenti industriali del periodo per 6,4 milioni di euro (relativi all’implementazione della Rete di Trasporto e Backup e alla nuova infrastruttura di emissione per canali televisivi “Playout” dell’Operatore di Rete, inclusivi di 0,7 milioni di euro di investimenti di Rete A), al risultato della gestione operativa positiva del periodo (EBITDA -25,4 milioni di euro e D Working Capital +10,1 milioni di euro), all’effetto netto derivante dal consolidamento del debito di Rete A al 30 giugno 2014 (+21,1 milioni) e all’incasso netto del consolidato fiscale per 15,2 milioni di euro. Vanno inoltre aggiunti altri esborsi netti per 12,5 milioni di euro che includono principalmente gli oneri finanziari netti del periodo per 9,0 milioni di euro". Quanto all’operatore di Rete – Persidera S.p.A. (ex Telecom Italia Media Broadcasting – TIMB), Telecom Italia fa sapere che "i ricavi e proventi nell’esercizio 2014 sono pari a 70,5 milioni di euro e diminuiscono di 1,7 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (72,2 milioni di euro). Tale risultato, come evidenziato sopra, è attribuibile sia alla scadenza di alcuni contratti sia al decremento di altri proventi, parzialmente compensati da maggiori ricavi nei confronti degli altri clienti e dall’incremento dei ricavi ed altri proventi attinenti al consolidamento delle attività di Rete A a partire dal secondo semestre 2014. L’EBITDA è pari a 32,1 milioni di euro e si riduce di 3,9 milioni di euro rispetto all’esercizio 2013 (36,0 milioni di euro). Su tale andamento hanno principalmente influito i minori ricavi precedentemente descritti, solo parzialmente compensati da una riduzione degli acquisti di beni e servizi e da minori costi operativi connessi alla gestione dei crediti e agli accantonamenti per rischi ed oneri, oltre ai costi attinenti al consolidamento delle attività di Rete A relativamente al secondo semestre 2014. L’EBIT è pari a 12,6 milioni di euro ed aumenta di 5,0 milioni di euro rispetto all’esercizio 2013 (7,6 milioni di euro) a causa sia della variazione dell’EBITDA sia dei minori ammortamenti. Tale partita, che sconta l’incremento degli ammortamenti relativi a Rete A (non presenti nel 2013), diminuisce anche a seguito della citata ridefinizione in sede di revisione annuale delle vite utili delle frequenze dell’Operatore di Rete e degli impianti di ricetrasmissione. Gli investimenti dell’esercizio 2014 sono pari a 6,4 milioni di euro e si riferiscono principalmente al completamento della rete di trasporto e backup, all’implementazione dell’infrastruttura di emissione per canali televisivi (Playout) e agli investimenti effettuati da Rete A. Dal secondo semestre 2014, per effetto del conferimento di Rete A S.p.A. in Persidera S.p.A., l’attività di gestione tecnica e commerciale dei Multiplex digitali si è ampliata ricomprendendo oltre ai 3 MUX già in possesso di Persidera (ex TIMB) i 2 MUX di proprietà di Rete A. Al 31 dicembre 2014 i tre multiplex digitali di Persidera ante fusione coprono il 95,6% della popolazione italiana. I relativi segnali vengono trasmessi da 814 siti di diffusione, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La capacità trasmissiva allocata è pari a circa 102 Mbps che rappresentano circa il 91% della capacità disponibile. Sempre al 31 dicembre 2014 la copertura dei 2 Multiplex Digitali ex Rete A è pari a oltre il 93%. I relativi segnali vengono trasmessi da 400 siti di diffusione, distribuiti su tutto il territorio nazionale. In data 30 giugno 2014 Telecom Italia Media e il Gruppo Editoriale L’Espresso hanno perfezionato l’integrazione delle attività di operatore di rete digitale terrestre facenti capo rispettivamente a Persidera S.p.A. (ex TIMB) e Rete A S.p.A. (Rete A). L’integrazione è stata realizzata mediante conferimento da parte del GRUPPO ESPRESSO del 100% delle azioni di Rete A in Persidera. Ad esito del conferimento, TI Media ed il GRUPPO ESPRESSO detengono rispettivamente il 70% ed il 30% delle azioni di Persidera, a cui fa capo l’intero capitale di Rete A. In data 1° dicembre 2014 Rete A viene fusa per incorporazione in Persidera, con effetti contabili e fiscali aventi validità retroattiva a partire dal 1° gennaio 2014. Con questa operazione è nato il principale operatore di rete indipendente in Italia, dotato di cinque multiplex digitali con un’infrastruttura a copertura nazionale, di grande capillarità e capace di erogare servizi ad elevato standard qualitativo. Il gruppo risultante dall’operazione rappresenta il fornitore di riferimento dei principali editori televisivi non integrati, nazionali ed esteri, operanti sul mercato italiano. Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media del 15 gennaio 2015 ha preso atto degli sviluppi del processo di valorizzazione di Persidera e ha deciso che i risultati del processo stesso ad oggi ottenuti non sono in linea con le attese; pertanto non sono prevedibili in questa fase operazioni di cessione della partecipazione detenuta. Il Gruppo Telecom Italia Media, a seguito della cessione delle attività televisive di LA7 e MTV, ha concentrato la propria strategia di sviluppo sull’attuazione di iniziative che riportino il Gruppo all’efficienza e alla redditività. Tenuto conto dell’attuale contesto economico e regolatorio in cui Telecom Italia Media si trova ad operare, e considerando gli effetti dell’integrazione di Persidera (ex TIMB) e Rete A, nel 2015 si prevede di mantenere l’attuale livello di occupazione di banda anche attraverso nuovi clienti, di incrementare l’offerta di servizi aggiuntivi e, mantenendo un attento controllo dei costi, consentire così una generazione di cassa positiva delle attività operative". (E.G. per NL)