Apple spiazza tutti a Wall Street. La sera del 2 maggio alle ore 14 americane (le 23 in Italia), l’azienda di Steve Jobs scopre finalmente le carte con i dati finanziari relativi al secondo trimestre dell’anno fiscale 2017, terminato il 1 aprile.
Cifre che fanno strabuzzare gli occhi quelle dell’azienda americana con sede a Cupertino, nel cuore della Silicon Valley: utile netto pari a 11,03 mld (2,10 dollari per azione), ricavi che registrano +4,6% e arrivano a 52,90 mld e una liquidità disponibile di ben 250 mld di dollari. Già prima della diffusione dei risultati, il titolo si è dimostrato ben saldo arrivando a raggiungere una capitalizzazione di mercato pari a 776.59 mld di dollari anche se poi, con la rivelazione dei dati relativi le vendite iPhone, il valore del titolo è sceso del 2%. Difatti, le vendite degli amati iPhone hanno registrato 50,76 mln di dollari contro i 51,19 dell’anno scorso (-1% rispetto lo stesso periodo del 2016) e, soprattutto, in netto contrasto con i 52,27 mln previsti dagli analisti. Grande delusione, dunque, sotto questo aspetto ma aria di positività per tutto il resto: i ricavi fanno un balzo in avanti grazie al 17,5% registrato nel business dei servizi (che include App Store, Apple Pay e iCloud) per ben 7,04 mld di dollari. E che dire dell’incredibile tesoro a disposizione dell’azienda con a capo Tim Cook (CEO Apple): 250 mld di dollari con cui forse Apple potrebbe pensare di metter le mani su Netflix, Tesla (il costruttore di macchine elettriche) o Disney per ampliare il suo potere. Secondo Citigroup (la più grande azienda di servizi finanziari del mondo), infatti, Apple potrebbe mirare a Netflix con una probabilità di acquisizione del 40%, Disney con il 25% e la Tesla con il 5% (le percentuali sono state elaborate dagli analisti di Citigroup prendendo in considerazione cinque fattori quali il fattore strategico, l’impatto su scala globale, la dimensione della transazione, gli asset non strategici e l’effetto positivo sul valore azionario di Apple). Nel frattempo, si attende il trasferimento del personale Apple nella nuova sede aziendale, vicino alla sede storica situata a Cupertino. “Campus 2”, così viene chiamata la sede, ha le sembianze di un grande disco volante interamente coperto di vetri e sormontato da pannelli solari (dato il grande interesse per ridurre al minimo l’impatto ambientale), il cui protagonista è proprio il paesaggio naturalistico che circonda esternamente e al centro l’intero edificio. Al suo interno: gli uffici per i dipendenti, un parcheggio sotterraneo, caffetterie, palestre e un centro di ricerca segreto per i futuri prodotti del marchio. Tuttavia, per ora, Apple sembra star bene presso casa Wall Street dove, nella giornata di ieri 8 maggio, il titolo azionario ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di ben 800 mld di dollari, superando i colossi Alphabet (Google) con 657 mld, Microsoft con 530 mld e Amazon con 450 mld. Questo grazie anche a Warren Buffett (il guru della finanza) che, nel corso dell’assemblea con gli azionisti, ha dichiarato di provare una profonda ammirazione per le aziende Apple, Amazon e Google. (L.M. per NL)