Tlc. Altro che limitare sviluppo 5G. De Vecchis (Huawei Italia): governo italiano deve liberare piu’ frequenze. Ma per 3 anni rete 5G sara’ quella 4G upgradata

installazione antenne, Huawei, corte di appello di torino

“Con il trend di sviluppo a cui stiamo assistendo su guida autonoma, internet delle cose e industria 4.0, avremo bisogno di così tanto spazio dal punto di vista delle frequenze che il governo italiano sarà costretto a liberarne ulteriori e a mettere in asta più licenze”.
Ciò, riferisce MF Milano Finanza, è quanto ha chiesto il presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis, secondo il quale sul tema del 5G c’è “in gioco c’è lo sviluppo del Paese”.
Con tali considerazioni, il top manager di Huawei ha messo chiaramente sul piatto della bilancia la posta in gioco in un momento in cui nel nostro Paese, al solito,  si stanno diffondendo immotivate contestazioni a riguardo di presunti danni alla salute che sarebbero provati dalle installazioni 5G.

Allarmismi, è bene ribadirlo, privi di ogni fondamento scientifico, ma ai quali alcuni enti locali (Comuni) stanno dando ascolto, giungendo a prospettare inibizioni alle installazioni che – in presenza del rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici – mai potranno superare il giudizio di legittimità amministrativa degli organi giurisdizionali che inevitabilmente saranno aditi dalle compagnie telefoniche.
“Ogni ritardo su questo fronte avrà inevitabilmente un grosso impatto sulla trasformazione dell’Italia” e quindi l’augurio dell’esponente del colosso della telefonia è “che questo terzo disegno di legge che regolerà l’accesso alle reti venga sviluppato e sia quello definitivo”.
Luigi De Vecchis ha poi ribadito l’importanza che l’Italia ha per Huawei: “Altrimenti non avremmo annunciato investimenti complessivi per oltre 3 miliardi di dollari nel budget 2019-2021”, precisando comunque che nei primi tre anni la rete 5G in Italia non sarà altro che la vecchia rete 4G a cui verranno collegate antenne di nuova generazione.
Il core della rete, quindi, rimarrà il medesimo utilizzato fino a oggi. “Non vedo pertanto per quale motivo dovrebbe essere applicato il golden Power”, ha concluso De Vecchis. (M.L. per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

ATTENZIONE! Il 14/12/2024 scade termine per iscrizione in lista SIG (Servizi di Interesse Generale) istituita da Agcom per rilevanza in elenchi dei device smart: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER