Migliorare la consapevolezza dei propri consumi, giungere ad una gestione più efficiente delle proprie utenze in un’ottica di sempre maggiore risparmio energetico.
Questo l’obiettivo alla base dell’analisi condotta dall’Agcom sulla tecnologia di comunicazione che consente di collegare i cosiddetti smart meters (contatori intelligenti) al gestore e all’utente. Lo studio, svolto nell’ambito delle attività dell’Autorità in materia di comunicazioni Machine-to-Machine (M2M), in collaborazione con l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (Aeegsi), ha anche valutato gli aspetti di natura concorrenziale e regolamentare relativi a ciascuna delle tecnologie esaminate. “Al fine di condurre l’analisi – ha sottolineato il Presidente dell’Autorità, Angelo Marcello Cardani – sono state acquisite, anche grazie alla fruttuosa collaborazione tra Agcom e Aeegsi, informazioni, posizionamenti e documentazione da parte di un’ampia platea di soggetti quali gli operatori di reti pubbliche di comunicazione elettronica, le principali società manifatturiere del settore delle comunicazioni elettroniche, gli operatori che gestiscono torri e sistemi di trasmissione per il broadcasting e le comunicazioni mobili (le cosiddette Tower Company), nonché alcuni degli stakeholder rappresentanti il mercato delle utility”. Nella relazione conclusiva, la cui pubblicazione è stata approvata dall’Autorità, sono state approfondite le principali tecnologie utilizzate per il collegamento degli smart meters, classificabili in tecnologie wired e wireless. Per ciò che attiene alla prima categoria, è emerso che l’unica tecnologia finora utilizzata è quella denominata Power Lines Communication (PLC) che utilizza il supporto fisico delle reti elettriche. Tra le tecnologie wireless assumono rilievo quelle basate su frequenze ad uso libero (WMBus 169, LoRa e SigFox) e quelle basate su frequenze autorizzate ad uso esclusivo, come il GSM e l’LTE/NBIoT. “Si tratta di un primo importante passo nella collaborazione tra Agcom e Aeegsi che continuerà sui temi degli impatti intersettoriali delle applicazioni IoT e 5G”, ha concluso Cardani. (E.G. per NL)