Roma, 30-07-2008
Paolo Landi, Adiconsum «Il Garante della privacy e l’Autorità per le comunicazioni debbono trovare un modo per chiudere definitivamente la pratica vessatoria nei confronti dei consumatori bombardati da richieste commerciali in spregio a qualsiasi rispetto per la privacy. Varare poi nuove norme che obblighino le aziende a certificare il cambio di operatore senza possibilità di errori».
Sono sempre più numerose le segnalazioni di consumatori che ricevono telefonate per conto di società di telecomunicazioni che propongono, spesso con la tecnica del carosello e senza soluzione di continuità, l’adesione a offerte commerciali, turbando la privacy del consumatore anche quando questo non ha mai firmato il consenso per l’inclusione in liste utilizzabili per finalità di marketing.
Le telefonate sono spesso finalizzate a promuovere il passaggio da un operatore ad un altro, spesso effettuate in tarda serata con il chiaro scopo di trovare in casa il destinatario, colpiscono in maggioranza persone sole e anziane, più indifese nei confronti di queste tecniche di marketing aggressivo.
Inoltre, anche quando il consumatore abbia rifiutato l’offerta commerciale, questa viene comunque attivata, con casi limite che hanno portato ala disattivazione di servizi di teleassistenza medica.
A fronte di questa situazione, l’Adiconsum chiede l’intervento del Garante della privacy, per fermare e punire l’utilizzo di banche dati e liste illegittime in base alle leggi vigenti, pratiche che oltre a ledere i più elementari diritti dei consumatori, danno luogo a distorsioni della concorrenza sul mercato dei servizi
All’Agcom, Adiconsum chiede la modifica dell’attuale normativa per il cambio di operatore in favore di una operatività che dia la certezza della volontà del cambio di operatore, attraverso la richiesta, da parte dell’operatore cedente, di un consenso scritto e firmato che tolga ogni ragionevole dubbio sulle reali volontà del consumatore.