Nella Radio e Tv 4.0 il rischio sarà una necessità, non un comportamento da ridurre al minimo indispensabile nella logica civilistica e prudenziale dell’imprenditore accorto. In un futuro solo “content”, infatti, non vincerà più chi di dispone di un megafono più potente degli altri, in quanto, dopo il lungo periodo della multipiattaforma, il vettore sarà unico e la capacità di raggiungere l’utenza la stessa per tutti. Come oggi già accade per l’editoria online (fatto di cui gli operatori radiotelevisivi dovrebbero prendere atto), la differenza la faranno il contenuto, il brand e la lucidatura degli ottoni.
Immediatamente percepibile, quindi, che accodarsi al carrozzone dell’uniformità non pagherà come avvenuto fino ad ora, sulla base di un modello che privilegiava il medium rispetto al messaggio. Nel domani di cui si scorge già l’alba, la differenza la farà…essere differenti.
Ma l’identità si conquista sempre con l’innovazione e, seppur l’era del web ci ha dimostrato che si può crescere (e crollare) in tempi impensabili per una cultura industriale classica, essa va costruita scientificamente, sperimentando e, appunto, rischiando, avventurandosi, anche se non da temerari, entro territori ancora inesplorati. Think different, era lo slogan realizzato per Apple nel 1997 dall’agenzia TBWA. Pensa diversamente sarà il must degli editori radiotelevisivi 4.0.