Da ieri il sito del quotidiano inglese The Times è a pagamento. Tutto come previsto dal magnate australiano Rupert Murdoch, che prosegue nella sua strategia secondo cui al lettore bisogna vendere esclusivamente contenuti di qualità.
1,2 euro per un giorno; 2,4 per una settimana: è questo il costo base per l’accesso alle notizie del rinnovato sito www.thetimes.co.uk. Tariffe la cui giustificazione andrà ricercata nella particolarità dei contenuti pubblicati. E questa volta, a differenza di quanto succede per un quotidiano specialistico come il Wall Street Journal, il pubblico non faticherà a capire se quanto paga è effettivamente diverso e migliore di quanto letto altrove e, quindi, sulle pagine online di un quotidiano ad accesso ancora gratuito. Qualcuno pensa che la scelta del tycoon sia stata decisamente coraggiosa; altri che possa dimostrarsi una sorta di “suicidio editoriale”, troppo rischioso per l’economia del proprio giornale. Considerando però che a breve anche il New York Times passerà dalla parte del paywall (e sicuramente lo faranno molti altri), la sfida diventerà più interessante: la qualità dei contenuti dovrebbe crescere e rispondere alla richiesta sempre più esigenti dei lettori. E in questo contesto le cifre relative a vendita e diffusione dei quotidiani (cartacei e telematici) potrebbero cambiare in modo inaspettato, favorendo una genuina concorrenza tra giornalisti. Sarà questo lo scenario giornalistico americano del prossimo futuro? (M.M. per NL)