E’ inutile: la coperta è troppo corta. Frequenze per tutte le locali esistenti, al netto di quelle del digital dividend che andranno agli operatori telefonici, non ce ne sono.
E allora non rimangono che due soluzioni per uscire dall’impasse: condividere i mux locali, obbligando gli operatori di rete utilmente collocati in graduatoria (ex DL 34/2011) ad ospitare gli esclusi (ma presumibilmente con un solo programma, così rinunciando al ruolo di network provider a fronte di quello di fornitore di contenuti) oppure alzare gli indennizzi (oggi limitati al tetto di 240 mln di euro) per incentivare l’uscita di scena dell’eccedenza.