(Apcom) – Dopo giorni di forzato oscuramento torna in onda Radio L’Aquila 1: le apparecchiature di trasmissione sono state completamente distrutte e sepolte dalle macerie provocate dal violento sisma del 6 aprile, ma ora, con una postazione di emergenza la radio aquilana è tornata a farsi sentire.
Lo comunicano la Rea, Radiotelevisioni Europee Associate, e il circuito de ‘Le 100Radio + Belle d’Italia’, le quali hanno rivolto nei giorni scorsi un accorato appello al sottosegretario Guido Bertolaso per ripristinare il servizio dell’unica radio locale esistente a L’Aquila. L’appello della Rea è stato raccolto dalla Protezione civile e dalla giunta comunale attraverso le quali è stato possibile realizzare una postazione radio di emergenza, ma di fondamentale utilità sociale a disposizione della popolazione locale. Determinante è stato inoltre il contributo mediatico e operativo di Radio Rai con la distribuzione di migliaia di radioline portatili utili per l’ascolto in tenda dei servizi informativi di assistenza e ricerca di persone che Radio Aquila 1 già da domani inizierà a trasmettere. A rimettere in piedi i trasmettitori e le antenne ci ha pensato l’efficiente staff tecnico di Radio 105. Radio Vaticana ha risposto all’appello della Rea con un servizio informativo di particolare efficacia mediatica. Il Presidente della Rea, Antonio Diomede, ha dichiarato: "Ora che abbiamo restituito alla città la sua radio locale non possiamo non insistere nel sostenere che occorre dare attuazione al circuito nazionale dell’informazione d’emergenza a suo tempo sottoscritto tra l’Autorità tlc, il ministero delle Comunicazioni e la Protezione civile, che nasceva dalla constatazione che in caso di calamità, la corretta e tempestiva informazione dei cittadini costituisce strumento essenziale di salvaguardia della vita delle persone, al pari degli interventi emergenziali propriamente detti". "Pertanto – conclude il presidente della Rea – con relativa calma, ci aspettiamo che Bertolaso e i ministri competenti ci convochino per prevenire ulteriori possibili isolamenti radio come quello di Aquila 1".
Lo comunicano la Rea, Radiotelevisioni Europee Associate, e il circuito de ‘Le 100Radio + Belle d’Italia’, le quali hanno rivolto nei giorni scorsi un accorato appello al sottosegretario Guido Bertolaso per ripristinare il servizio dell’unica radio locale esistente a L’Aquila. L’appello della Rea è stato raccolto dalla Protezione civile e dalla giunta comunale attraverso le quali è stato possibile realizzare una postazione radio di emergenza, ma di fondamentale utilità sociale a disposizione della popolazione locale. Determinante è stato inoltre il contributo mediatico e operativo di Radio Rai con la distribuzione di migliaia di radioline portatili utili per l’ascolto in tenda dei servizi informativi di assistenza e ricerca di persone che Radio Aquila 1 già da domani inizierà a trasmettere. A rimettere in piedi i trasmettitori e le antenne ci ha pensato l’efficiente staff tecnico di Radio 105. Radio Vaticana ha risposto all’appello della Rea con un servizio informativo di particolare efficacia mediatica. Il Presidente della Rea, Antonio Diomede, ha dichiarato: "Ora che abbiamo restituito alla città la sua radio locale non possiamo non insistere nel sostenere che occorre dare attuazione al circuito nazionale dell’informazione d’emergenza a suo tempo sottoscritto tra l’Autorità tlc, il ministero delle Comunicazioni e la Protezione civile, che nasceva dalla constatazione che in caso di calamità, la corretta e tempestiva informazione dei cittadini costituisce strumento essenziale di salvaguardia della vita delle persone, al pari degli interventi emergenziali propriamente detti". "Pertanto – conclude il presidente della Rea – con relativa calma, ci aspettiamo che Bertolaso e i ministri competenti ci convochino per prevenire ulteriori possibili isolamenti radio come quello di Aquila 1".