Quando si dice…potevi fare meglio i tuoi calcoli! Questo è quello che pare stiano pensando gli analisti finanziari che hanno lo spiacevole compito di giudicare le mosse di della NewsCorp di Rupert Murdoch, alla luce dei dati che registrano la scarsa redditività di MySpace.com, popolare social network, acquistato nel 2005 dal magnate australiano per la stratosferica cifra di 580 milioni di dollari. A fronte di un investimento così ingente, i dati relativi al 2007 sono a dir poco allarmanti: si parla di un fatturato di 550 milioni di dollari ed un utile che a stento raggiunge i 10 milioni. Pare che NewsCorp non riesca, per usare le loro stesse parole, a “monetizzare” il sito di social networking che tanto continua a far parlare di sé. MySpace può contare infatti su 225 milioni di utenti che comunicano tra loro utilizzando le più svariate applicazioni che il sito mette a disposizione, ma questi stessi utenti sembrano restii a farsi colpire da annunci pubblicitari di vario genere. La cosa non stupisce affatto chi ha confidenza con i social network, dal momento che community di questo genere vengono di regola utilizzate per dar vita a puro (non sempre sano) intrattenimento (i perditempo spopolano) . E’ normale quindi che i messaggi commerciali, almeno quelli tradizionali, siano percepiti come una piccola invasione. Starà ai manager di NewsCorp (e a quelli di Google che li affiancano nella vendita di spazi pubblicitari online) trovare soluzioni innovative per aggirare questo fastidioso problema che non a caso accomuna anche Facebook, principale concorrente di MySpace. Evidentemente i maghi della new economy avevano sopravvalutato le potenzialità di questi due siti, o forse, semplicemente, avevano sottovalutato la scaltrezza degli utenti, poco inclini ad accettare di buon grado qualsiasi cosa che si configuri come una restrizione dei loro spazi di libertà. (Davide Agazzi per NL)