Già in occasione del Festival di Sanremo che inizia stasera, il conduttore dovrà spiegare con chiarezza che l’azienda “non è in grado di prevenire l’eventuale abuso di televoto da parte di call center ed operatori specializzati”.
Una sanzione di 50mila euro e l’obbligo immediato, per la Rai, di spiegare ai telespettatori che non esistono al momento strumenti per bloccare eventuali abusi sul televoto. Sono le decisioni adottate dall’Antitrust, per la quale l’azienda è responsabile di una pratica commerciale scorretta non avendo chiarito ai consumatori che il televoto può essere manipolato. Pertanto, a partire dal Festival di Sanremo che inizia stasera, il conduttore dovrà segnalare che “al momento, non è stato possibile adottare strumenti tecnici in grado di prevenire l’eventuale abuso di televoto da parte di call center ed operatori specializzati”. Analoga informazione dovrà essere fornita attraverso l’utilizzo della grafica, con dei super di evidente leggibilità nel corso della trasmissione. I consumatori potranno così scegliere consapevolmente se partecipare al televoto, sapendo che sono ancora possibili manipolazioni dei risultati attraverso l’invio massivo ed automatico di pacchetti di sms e di telefonate da parte di call-center ed operatori appositamente organizzati. Il procedimento era stato avviato dall’Autorità dopo una denuncia del Codacons relativa soprattutto all’edizione 2010 del Festival. Per evitare la sanzione dell’Antitrust, la Rai aveva presentato un articolato pacchetto di misure, finalizzate a fornire ai consumatori un’informazione più chiara e trasparente e a prevenire, con una serie di interventi scaglionati nel tempo, la manipolazione delle preferenze espresse telefonicamente dai telespettatori. Tali misure sono state però superate, nei loro effetti, dalla regolamentazione dell’AGCOM che ha stabilito gli obblighi comportamentali a carico delle emittenti che decidano di utilizzare il televoto. Tali obblighi entreranno a regime, per la parte riguardante gli strumenti tecnici di prevenzione dell’abuso di televoto, a fine 2011. Per questo l’Antitrust, vista la gravità della scorrettezza di una pratica tanto diffusa e protratta nel tempo, ha deciso di procedere nell’istruttoria comminando una multa che tiene, comunque, conto della collaborazione dell’azienda e degli impegni presentati.