(Hi-Tech Italy) – La rivoluzione è in atto. Finalmente i player di primaria importanza del mondo dell’informazione televisiva hanno decisamente virato su Internet. I casi italiani più eclatanti sono sicuramente Mediaset, ma più di tutti la Rai. Vediamo velocemente alcune caratteristiche di questi due siti. Il sito Mediaset contiene numerose pillole ma la componente video non è predominante. Il fatto che i contenuti non siano in diretta, permette di inoltrare il video a amici sviluppando l’elemento virale. Qui la distinzione fra televisione e sito è molto forte e si è lontani dai siti inglesi e americani (uno fra tutti quello della CNN) che hanno invece strutturato le loro pagine web come dei veri e propri canali televisivi. In Italia l’esempio più vicino è quello di Rai, distinto da quello istituzionale mediante il suffisso .TV. Più che un sito, quello della Rai è la TV in diretta web. Il telespettatore, anzi il navigatore, può vedere Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, RaiSport, RaiNews24, Rai Storia e Rai Edu 1. Ma il sito è innovativo essenzialmente nella tecnologica. È stato infatti realizzato con piattaforma Microsoft Silverlight, un plug-in realizzato da Microsoft e che ha l’obiettivo ambizioso di contrastare il predominio di Flash. Il sito si vede perfettamente con i computer basati su sistema operativo Windows e Apple. Qualche problema, invece, può averlo chi utilizza Linux. Tornando invece ai player del mondo della web TV, parliamo delle più sperimentali Joost e Babelgum. La novità di Joost risiede maggiormente sulla sua tecnologia basata su piattaforma peer-to-peer piuttosto che sui contenuti. Con la tecnologia peer to peer infatti si utilizza la condivisione dei dati basandosi sui computer degli utenti e non sui server che devono erogare contenuti in streaming. Ideatori di questo servizio sono due grandi nomi del web "per tutti": Janus Friis e Niklas Zennström (già autori di kazaa e Skype). Pur essendo rivoluzionario, i contenuti di Joost sono comunque modesti e il servizio non ha avuto il successo che ci si poteva aspettare. Per quanto riguarda Babelgum, inizialmente era necessario installare un software per guardare i contenuti del sito. Visto il poco successo, il progetto è stato poi completamente cambiato rendendolo un contenitore web-based di video e film, escludendo quindi qualsiasi forma di installazione. Oggi sul sito si possono trovare programmi indipendenti e cortometraggi, ma anche video di band importanti come i Depeche Mode. Infine è doveroso parlare dei siti con contenuti video prodotti dagli utenti (ma anche aziende ed editori citando YouTube e Hulu). Il più famoso è senza dubbio YouTube. Vero e proprio mega-contenitore di contenuti trash ma anche di contributi di qualità e ad alta valenza formativa. Gli amanti dei video fai-da-te, però, potranno trovare soddisfazione nell’utilizzo di servizi come Mogulus e Ustream. Comune denominatore dei due siti è la possibilità di creare una vera e propria televisione personale per aggregare i migliori contributi video trovati in rete e pubblicare vere e proprie dirette caricando i filmati personali e live. In conclusione, abbiamo affrontato in questa veloce panoramica 3 differenti modi di fare TV sul web ovvero: a) creando un sito web gemello della televisione e sfruttandone gli elementi interattivi; b) utilizzando il sito web come contenitore di video senza però valorizzarne la funzione; c) stravolgendo la logica televisiva: il telespettatore da passivo diventa attivo e crea una televisione con le proprie riprese.