Da ‘Prima comunicazione’, numero 388, Ottobre 2008
Antonio Campo Dall’Orto, da fine settembre vice president di Mtv Networks International, indica la strategia del gruppo: “Fare evolvere il nostro modello di business emancipandoci dal canale terrestre. Vorremmo che più del 50% del nostro utile fosse generato fuori dall’Mtv tradizionale”.
“Se hai contenuti particolarmente rilevanti il tuo pubblico elettivo è quello della pay”, dice Dall’Orto, che mantiene la carica di ad di Mtv South Europe, “Mtv Italia continuerà la sua tradizione free, ma in prospettiva la fetta più grossa della crescita arriverà dall’offerta a pagamento. Satellite o digitale terrestre? Tra tre o quattro anni mi piacerebbe essere uno dei primi tre editori di Sky. Perché credo che quel modello lì sia il più solido, quello che dà più garanzie in un Paese in cui la pubblicità non è dinamica”.
Nel nuovo incarico, Campo Dall’Orto sovraintende una nuova struttura editoriale e creativa che lavora in ambito internazionale per ridefinire i brand musicali di Mtv nel mondo. “Sappiamo che il nostro target oramai separa chiaramente la tivù ‘significativa’ dalla tivù ‘rumore di fondo’”. “Con l’attuale modello di società, la tivù ‘rumore di fondo’ è destinata a scomparire dalle scelte del pubblico più giovane. Questo fenomeno è globale, Internet sta funzionando da grande omogeneizzatore delle esperienze audio video. Ovunque nel globo la fruizione di contenuti sta diventando molto simile, con una marcata polarizzazione. Ci sono alcune cose che funzionano dappertutto e poi c’è il contenuto locale-locale”.