L’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna (ASER) esprime soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Reggio Emilia che ha rigettato, perché infondata, la causa intentata dalla fondazione bancaria reggiana “Manodori” contro l’emittente Telereggio.
"L’Aser, – fa sapere l’associazione in una nota – che fin dall’inizio della vicenda espresse solidarietà incondizionata ai colleghi citati in giudizio e a tutta la redazione, ritiene che la sentenza, oltre a fare giustizia nel caso specifico, sia un importante e motivato pronunciamento in materia di diritto di critica, che con quello di cronaca costituisce l’inscindibile fondamento della libera informazione: un dovere per i giornalisti, un diritto per i cittadini. Telereggio infatti era stata portata in tribunale nell’estate 2009 – con una richiesta danni di «almeno 325.000 euro» – non per aver detto il falso o attribuito un fatto determinato (come sarebbe la diffamazione a mezzo tv) o dato una notizia priva d’interesse pubblico: no, Telereggio aveva riferito una cosa vera e di sicuro interesse, e l’aveva commentata con parole non offensive né tanto meno diffamatorie («Bilancio furbetto» ed «Escamotage contabili»), ma al contrario efficaci per sintetizzare in modo pertinente e continente, chiaro a tutti, quanto era successo. L’Aser rinnova pertanto stima e vicinanza a Telereggio, che ha dimostrato di non lasciarsi intimidire da nessuno, e si rammarica che la sentenza – come già la citazione – sia caduta nel silenzio generale di chi evidentemente interviene solo quando la libertà di stampa è minacciata altrove: perché, lo ricordino in particolare i giornalisti, cause come questa non attaccano la singola testata ma l’intera categoria, e quando si attacca chi fa informazione, si colpisce anche chi la chiede, cioè ogni cittadino".