Ormai sono anni che se ne parla: l’uso del cellulare può provocare tumori? Già nel 2002 è stato pubblicato uno studio, «Epidemiologic Studies of Cellular Telephones and Cancer Risk – A Review», che escludeva la terribile possibilità, non essendoci prove della correlazione telefonino-cancro. Altri studi sono stati condotti negli USA, in Finlandia e in Danimarca: stesso risultato. E ancora in altri Paesi continuano le ricerche. In attesa, però, di dati certi è giunta in questi giorni lo studio del neurochirurgo della scuola di medicina nazionale australiana, Vini Khurana. Secondo lo studioso: "I telefoni cellulari possono uccidere più persone del fumo e dell’amianto”. Certo, non c’è da stare allegri. Lo studioso australiano mette in guardia dai facili ottimismi sulle ricerche avvenute sino ad ora, perché a suo parere sono state condotte su poche persone che avevano usato i cellulari per parecchio tempo. I tumori al cervello, infatti, hanno bisogno di tempo per svilupparsi. Insomma sembra che anche per il cellulare si stia sviluppando la stessa situazione creatasi per il tabagismo: non ci sono prove assolutamente certe che il fumo di tabacco provochi il cancro (almeno secondo alcuni), ma …lo sappiamo tutti che è così, che il fumo provoca il cancro ai polmoni (oltre ad altre malattie, come quelle cardiovascolari). Eppure…continuiamo a fumare. E la gente continuerà ad usare il cellulare, al di là degli studi scientifici che saranno prodotti. Al solito la moderazione nell’uso, in attesa di conferme, diventa se non imperativo almeno consigliabile. (Antonio F. Vinci per NL)