Discutibile strategia commerciale di Wind che suona di presa in giro verso la propria clientela (fedele).
Verifica diretta effettuata da questo periodico: contattata Wind per una revisione delle condizioni tariffarie a seguito dell’adeguamento di tutte le compagnie al pesante dumping posto in essere da Iliad, ci viene proposta una riduzione del canone mensile di circa 30 euro per 8 GB fino a 14 euro con 15 GB, con un piano integrato da ulteriori agevolazioni ma vincolato per 24 mesi.
Bene, anche se vien da pensare: se non avessimo negoziato avremmo continuato a pagare tariffe fuori mercato?
Vabbé. Ma il bello viene ora: al ricevimento della richiesta di documentazione per il cambio tariffario, scopriamo che tra gli elementi domandati vi è (testuale): “Contratto proposto da TIM (il cartaceo)“. Come, come?
Sì, avete letto bene: per godere dello sconto dovete dimostrare (non solo dichiarare) di aver concretamente ricevuto una proposta di TIM. Altrimenti, niente, rimanete clienti di Wind alle solite tariffe.
Incuriositi, chiamiamo TIM e scopriamo che la proposta equivalente (15 GB, chiamate illimitate, ecc. ecc.) è di 15 euro/mese (senza vincoli di durata): 1 euro in più di quella di Wind riservata ai delatori e 15 in meno dei loro clienti fedeli.
No comment. Anzi, uno sì: TIM ha un nuovo cliente. (M.L. per NL)