Google ha intenzione di acquistare una parte dell’attività di Htc, azienda di telefonia taiwanese, per 1,1 miliardi di dollari (in euro, 920 milioni): non sono noti né il numero di dipendenti dell’impresa di Taiwan che transiteranno a Google, né la dimensione complessiva del comparto oggetto dell’acquisto, ma questo è certamente l’ennesimo segnale da parte della società di Montain View di voler inglobare la produzione hardware di telefonini.
Google si è avvicinata progressivamente alla telefonia, prima lanciando il sistema operativo Android (2008) che gira sui modelli di smartphone di numerose case produttrici (Htc, Samsung, Lg, Huawei, etc), poi commissionando ad alcune di esse (Htc per prima, successivamente LG e Samsung) la produzione di “google phone”, ovvero di smartphone brandizzati Google: il primo modello è stato il Nexus One (2010), progetto poi evolutosi fino al lancio di Pixel, prodotto proprio da Htc nel 2016.
Nel 2011 Google aveva già tentato un’acquisizione, comprando Motorola Mobility per 12,5 miliardi di dollari (10,5 miliardi di euro) e, con essa, una vasta gamma di brevetti. Motorola fu poi rivenduta nel 2014 a Lenovo per “appena” 3 miliardi di dollari (l’equivalente di 2,5 miliardi di euro) ma Google non ha abbandonato l’intenzione di accentrare la produzione di smartphone a Montain View: ecco dunque, l’accordo per l’acquisizione di parte di Htc che, per la società americana potrebbe essere l’occasione per emanciparsi dalle case di produzione di smartphone e dare battaglia all’iPhone di Apple. Dal canto suo, Htc non cesserà di esistere, ma specializzerà la produzione su Vive, il visore per realtà virtuale che – al momento – è in cima alla classifica dei prodotti più venduti in questa categoria. (P.B. per NL)