Nonostante gli appassionati non manchino e ormai sia un apparecchio di uso comune anche nelle località più remote del pianeta, la diffusione del telefonino cellulare, nel corso del 2009, ha subito una battuta d’arresto.
La causa più rilevante è sicuramente il significativo calo delle vendite, da imputare alla crisi economica e forse anche alla saturazione di apparecchi (la cui tecnologia e le cui applicazioni sono spesso semplicemente replicate in forme, colori e standard diversi). Risulta, infatti, sempre più complesso districarsi nella scelta di dispositivi per la telefonia mobile, proprio in considerazione dell’enorme gamma di prodotti attualmente presenti sul mercato. Ma nel contesto generale del calo delle vendite (attestatosi, a livello internazionale, intorno al 4% – bilancio del rapporto GfK Digital World), rimane celato un incredibile paradosso: la crisi della telefonia mobile sarebbe stata molto più grave se non fosse stato per gli acquisti di smartphone sotto le feste natalizie, che hanno permesso di non far colare a picco rivenditori e produttori. Quello che più sorprende è che questo genere di prodotti è di norma molto più costoso dei telefonini tradizionali (con picchi intorno ad alcune centinaia di euro) e conferma, per l’ennesima volta, il fenomenale andamento del mercato tecnologico in tutti quei paesi dove i consumatori non sembrano molto preoccupati dalle proprie limitate potenzialità economiche. Insomma, c’è sempre spazio, nel proprio portafoglio, per uno smartphone. Soprattutto quando l’acquisto viene fatto sotto Natale. (Marco Menoncello per NL)