Telstra, il principale operatore di telefonia australiano ha risolto in nuce ogni problema di scontro con il regolatore sui prezzi di accesso alla rete, costruendone una propria a tempo di record e che copre il 98% del territorio. Trattandosi, appunto, di un’infrastruttura tutta nuova, non ci sono obblighi di apertura ai concorrenti, tanto meno a condizioni di “equo canone”, come accade nei paesi europei. Su questa sua nuova rete, super-Umts di terza generazione, sono già collegati il 20% dei vecchi abbonati ed il servizio è in rapidissima espansione. Vistone l’impatto così dirompente e foriero di molteplici implicazioni, la questione è giunta in questi giorni dinnanzi alla Commissione Europea. Da un lato abbiamo Viviane Reding (Società dell’informazione), favorevole allo scorporo, e dall’altro Neelie Kroes (Commissario alla Concorrenza), contraria, come anche il commissario dell’industria Gunter Verheungen. Fa discutere anche il progetto del ministro Bersani di investire 3 miliardi nella rete a banda larga. (Paolo Masneri per NL)