L’indebitamento del gruppo Telecom e’ sceso a fine 2011 a 30,414 miliardi di euro, in calo di 1,054 miliardi sul 2010. Senza l’impatto dell’onere per l’acquisto delle frequenze Lte, informa una nota, l’indebitamento finanziario sarebbe sceso a 29,2 miliardi di euro.
Il gruppo Telecom ha chiuso il 2011 con ricavi consolidati per 29,958 miliardi di euro, in crescita dell’8,7%, e un margine operativo lordo di 12,246 miliardi (+7,3%). Il consiglio proporra’ agli azionisti la distribuzione di un dividendo complessivo di 900 milioni di euro, in calo rispetto agli 1,191 miliardi del 2010. Una decisione, spiega in una dichiarazione il presidente Franco Bernabe’ presa "per il recente peggioramento del contesto macroeconomico e in coerenza con l’obiettivo di mantenimento del merito di credito. Tale dividend policy contribuisce alla conferma del percorso di riduzione dell’indebitamento delineato nel precedente piano. Al raggiungimento di tale obiettivo la remunerazione degli azionisti potra’ tornare a crescere". Il gruppo Telecom ha fissato per il 2012 un obiettivo di ricavi e margine operativo lordo stabili rispetto al 2011, e una posizione finanziaria netta rettificata a circa 27,5 miliardi, contro i 30,4 del 2011. Questo obiettivo, spiega una nota, e’ invariato rispetto al piano 2011-2013, che non includeva l’esborso per le frequenze Lte. L’aggiornamento del piano industriale per il periodo 2012-2014 prevede inoltre una generazione di cassa cumulata di oltre 22 miliardi di euro, investimenti industriali cumulati di oltre 15 miliardi e una posizione finanziaria netta rettificata in calo a 25 miliardi nel 2013; il rapporto tra posizione finanziaria netta rettificata e il Mol sara’ inferiore a 2 a partire dal 2014. (AGI)