Nessun legame diretto con l’emittente del Qatar e nemmeno con Al Jazeera America: la nuova applicazione vivrà grazie al sostegno di 60 giornalisti e collaboratori in contatto con la redazione di San Francisco.
La nuova frontiera dell’informazione passa per un’app e si adatta alle abitudini dei giovani che vivono in maniera simbiotica con i loro smartphone: Aj+ permetterà infatti di avere accesso ad un servizio di informazione online incentrato su attualità, cultura ed eventi nel mondo, a cui si aggiungono quiz, sondaggi e la possibilità per gli utenti di chattare. La nuova app del gruppo del Qatar è diretta a una clientela che mastica l’inglese e che è in possesso di dispositivi mobili Apple (non è da escludere però che a breve possa approdare anche sui sistemi operativi Android e Windows Phone), a cui vengono proposti videonotizie e contenuti on demand. Gli utenti a loro volta hanno modo di rilanciare sui social network preferiti, da Facebook a Instagram, da Twitter a Vine, le informazioni apprese. Come ha dichiarato Yaser Bishr, direttore generale responsabile della strategia e dello sviluppo di Al Jazeera, “il nuovo servizio è dedicato a persone che non possiedono la tv e il cui consumo d’informazione inizia e finisce sui dispositivi mobili. L’intento è quello di cambiare non solo il modo in cui le notizie vengono raccolte e prodotte, ma anche quello in cui vengono consumate”. Il personale impegnato su Aj+ è diviso in due squadre: l’una deputata alla realizzazione dei contenuti e l’altra che si occupa invece del coinvolgimento degli utenti, i millenials, compresi nella fascia d’età 18-34 anni, preda ambita dall’editoria digitale. “I cambiamenti principali stanno nel flusso del lavoro. Diamo molta rilevanza al team che si occupa di coinvolgere gli utenti e ai nostri giornalisti sul campo, che ci rendono unici. Seguo personalmente l’applicazione – ha aggiunto poi Bishr – e tutto ciò che gli ruota attorno, il modo di raccontare una storia. Il cambiamento è nel modo in cui operiamo”. Nelle scorse settimane Aj+ ha raggiunto e superato i 7 mln di contatti, senza attività di marketing a supporto, “e questo indica che c’è un’audience là fuori che sta cercando questo genere di contenuto”. (V.R. per NL)