Technisat MultyRadio, il DRM all’Ifa di Berlino

Nell’imminente apertura del salone berlinese IFA, dedicato alle ultime novità dell’elettronica di consumo, la tedesca Technisat annuncia il lancio di “MultyRadio”, ricevitore DRM/DAB/analogico


da Radio Passioni

Nell’imminente apertura del salone berlinese IFA, dedicato alle ultime novità dell’elettronica di consumo, la tedesca Technisat annuncia il lancio di “MultyRadio”, ricevitore DRM/DAB/analogico che ha tutta l’aria di essere basato sulla solita componentistica Radioscape. Secondo il comunicato stampa Technisat, la radio prende in prestito il design della InternetRadio 1 dello stesso costruttore (un dispositivo per la “sintonia” diretta delle radio via Web), aggiungendo uno schermo blu per la visualizzazione delle varie funzioni. Interessante quella che Technisat definisce “timeshift”: quando dobbiamo assentarci mentre stiamo ascoltando il programma preferito, basta premere il tasto pause e zac! l’apparecchio registra tutto e ce lo fa risentire in differita. Carino. Ho provato a registrarmi sul sito su cui Technisat archivia il materiale illustrativo, ma l’iscrizione richiede tempo, dovrete pazientare anche voi. La fotina riportata qui si riferisce dunque a questa InternetRadio1. Possiamo forse affermare che nel 2007 sono stati resi disponibili ben tre modelli di ricevitori DRM commerciali. Un po’ costosi, certo, ma commerciali.

Che dire? Che siamo alla fine del 2007, che dalla vetrina dell’IFA sono passate molti ricevitori DRM che nessun negozio ha mai visto. Che dopo quattro o cinque anni di roboanti comunicati, di DRM abbiamo sentito parlare io, voi lettori, qualche centinaio di appassionato in tutto il mondo e gli ingegneri che organizzano i test delle varie emittenti. Davvero poco. E per di più non si vede all’orizzonte una vera e propria soluzione a questa fase di perenne stallo.
Tempo fa ho ricevuto qui su RP un commento (che ho scelto di non pubblicare), relativo a una analoga notizia sull’ultimo ricevitore Himalaya commercializzato (via Internet) in Germania. Il commento mi arrivava da una gentile signora che diceva di essere responsabile di non so più quale divisione di Deutsche Welle in qualche modo coinvolta col DRM. Più che un commento era un invito – piuttosto sgarbato, devo dire – a procurarmi una buona volta uno dei due o tre ricevitori oggi sulla piazza (non si sa bene i quantitativi disponibili, non credo siano così ingenti). Così avrei potuto finalmente apprezzare la meravigliosa qualità digitale di questo formidabile standard. Ora, la cosa più probabile è che si sia trattato di uno scherzo. Non credo che una autentica responsabile divisionale di DW potesse presentarsi in modo così vago, informale e maleducato. Anche per questo motivo ho pensato di non pubblicare niente.
Ma il problema è che davvero l’industria e i broadcaster internazionali nessuno sembra rendersi conto della catena di madornali strafalcioni di teoria del marketing che la radio digitale in generale e il DRM in particolare stanno accumulando. Il fatto è che io non ho nessun problema nel decodificare il DRM: mi “basta” una buona radio, un convertitore di media frequenze, un computer e un software. Come me conosco decine di bravissimi DXer in grado di fare lo stesso. Con tutta la migliore volontà, tuttavia, proprio non riesco a vedere me e questi bravi colleghi radioascoltatori evoluti come un “mercato”. Siamo solo un gruppetto di hobbysti molto tecnici, in grado di districarsi in un ginepraio di questioni esoteriche. Nel mondo reale un mercato è fatto perlomeno di centinaia di migliaia, per non dire di milioni di persone. La radio analogica viene ascoltata da decine di milioni di persone. E’ gente che sa di poter comprare una radio con poche decine di euro, che schiaccia un bottone e si aspetta di ascoltare un programma.
I valenti tecnici che stanno dietro al progetto DRM pensano evidentemente di conquistare un intero mercato con un teatro dei burattini popolato di mock-up, gusci di plastica di radio che dentro non funzionano, buoni solo per allestire una bella vetrina all’IFA e per creare una falsa immagine di efficienza nelle stanze dei broadcaster, dei ministeri e delle autorità regolatrici (in genere le ultime ad accorgsi che una tecnologia proprio non funziona).
Nulla di tutto questo ha a che fare con il mercato. E questa, se non altro, è una buona notizia.

TechniSat präsentiert das MultyRadio auf der IFA
21.08.2007

Die TechniSat Digital GmbH stellt ihr erstes DRM-Radio namens MultyRadio auf der diesjährigen Funkausstellung (IFA 2007) vor.

Wie der Name des neuen Radios von TechniSat bereits erahnen lässt, ist das neue MultyRadio ein wahres „Multitalent“.
Das MultyRadio von TechniSat kann neben den bekannten Empfangsfrequenzen aus den Bereichen FM (UKW), Mittelwelle, Langwelle und Kurzwelle auch die digitalen Services wie DAB und DRM wiedergeben.

Digital Radio Mondiale

DRM steht in diesem Kontext für Digital Radio Mondiale (weltweiter Digitalrundfunk). Das ist digitaler Rundfunk auf der Lang-, Mittel-, und Kurzwelle. DRM ist als offener Standard angelegt und ist die logische Konsequenz der Digitalisierung anderer Rundfunkverbreitungswege, wie DAB, DVB-S und DVB-T für den Kurz-, Mittel- und Langwellenbereich.

Bedienkomfort

Das MultyRadio lehnt an das edle Design des InternetRadio 1 an und präsentiert höchsten Bedienkomfort durch das gut lesbare blau schimmernde LCD-Display sowie die hochwertigen Lautsprecher, die für beste Klangqualität sorgen. Die Bedienung kann über die im Lieferumfang enthaltene Fernbedienung erfolgen.

Timeshift

Wenn Sie zum Beispiel während des Hörens einer Radiosendung durch ein Telefonat unterbrochen werden, können Sie die Sendung durch die „Pause“ Taste auf der Fernbedienung anhalten. Die Sendung wird im Hintergrund weiter aufgezeichnet und kann nach Beendigung des Telefonats an der gleichen Stelle weiter verfolgt werden.
Das MultyRadio ist ein Multi-Empfangsgerät auf das alle Radioliebhaber gewartet haben.

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