Il 26 marzo 1927 si firmava una convenzione “tra la Repubblica di San Marino ed il Regno d’Italia per la costruzione e l’esercizio di una ferrovia elettrica San Marino – Rimini e per l’impianto e l’esercizio di una stazione radio telefonica nel territorio di questa Repubblica”.
SRS Radio Sandonà Centrale trasmetteva da San Donà di Piave (Ve), sui 98,100 MHz (con un impianto che consentiva di illuminare le province di Venezia, Treviso, Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste, spingendosi sino in Istria e che ora modula Radio Capital) e sui locali 104,000 MHz, musica di ogni genere e servizi giornalistici confezionati per l’epoca con grande professionalità", che "costituivano l’ossatura della sua programmazione.
Agli inizi degli anni ’70, in Italia, oltre ai due canali RAI si diffusero progressivamente i programmi di alcune televisioni straniere.
Il quotidiano La Repubblica, commentando, nel novembre 1977, la nascita dell’emittente Antenna 3 Lombardia, che aveva inaugurato le proprie trasmissioni ufficiali trasmettendo un importante incontro di pugilato (Mazzinghi-Adkins, 3/11/1977), a riguardo dell’elevata distribuzione del suo segnale in ambito ultralocale, scriveva: “Si va verso un’articolazione precisa delle strutture: i network nazionali da un lato e le tv private autenticamente locali dall’altro” (1).
Il network televisivo PAN Tv s.p.a. (acronimo di Prima Antenna Norditalia), nacque a Pavia il 29 luglio 1984 per iniziativa dell’imprenditore edile Angelo Mascheroni – costruttore e gestore per 99 anni del parcheggio sotterraneo di via Vittor Pisani a Milano – con sede centrale in viale Montegrappa 26, nei vecchi studi di Telemontepenice.
Complice la Pasqua, ecco un doppio appuntamento, questa settimana, con la rubrica (di norma domenicale) Storia della Radiotelevisione Italiana.
Alla fine del 1976, in un industrioso Friuli Venezia Giulia in piena e veloce ricostruzione dopo il devastante terremoto del 6 maggio, a seguito di un altrettanto drammatico evento nasceva RTB, Radiotelevisione Barbara, un’emittente che nel giro di pochi anni avrebbe colonizzato regioni intere, arrivando quasi a Milano.
Venticinque anni fa a Trieste nasceva un’emittente che avrebbe lasciato il segno tra gli operatori della radiofonia friulana e del Nord-Est in generale.
Un tagliente (ma convincente) commento di un lettore sul ritorno di marchi storici romani (
Radio Roma e
Radio Stand-by) era intitolato "
Quella mania di riesumare marchi dimenticati…".
Sulle sue frequenze Radio 101 o presto altre emittenti. Ma mai più l’energia della prima rock station italiana. Ecco gli ultimi dieci minuti di trasmissione