Il futuro della radio senza “Radio”: opportunità o rinuncia?
Senza Radio, c’è più Radio. L’articolo più letto questa settimana su Newslinet è stato quello, provocatorio, sull’opportunità di togliere il prefisso/suffisso Radio dalla denominazione della stazione, stante una sopravvenuta inutilità descrittiva che svantaggia l’emittente nelle liste alfanumeriche dei sistemi di catalogazione delle nuove autoradio.
Radio. Programmi vs. flusso: pro e contro dei 2 modelli in Europa, col terzo genere italiano in uno studio MP commentato da Patrizia Cavallin
Uno studio della società di analisi strategica Media Progress commentato da Patrizia Cavallin approfondisce, con particolare riferimento al contesto europeo, le differenze tra radio di programmi e radio di flusso, due modelli editoriali con punti di forza e debolezze distinti. La radio di programmi si distingue per la varietà e la qualità dei contenuti, come […]
Radio. Ricognizione europea su metodi fruizione radio in auto. Autoradio FM, sintonizzatore DAB, mirrorlink, Android Auto ed Apple CarPlay
Il regno della radio è l’automobile, dove in Italia si concentra tra il 70 e l’80% dell’ascolto (non è però sempre così in altri paesi europei). Tuttavia, oggi, sulle quattro ruote, la fruizione con autoradio FM non ha più il dominio assoluto, anche se ne detiene ancora il controllo, seppur con una inevitabile progressiva erosione […]
Radio. Pubblicità: modello business emittenti locali sta cambiando. Più spot nazionali ed areali ed eventi, sempre meno piccoli inserzionisti
La pubblicità radiofonica sta cambiando pelle: sempre meno promozione di negozi fisici a fronte di un exploit di investitori costituiti da piattaforme online. Per le radio locali (in senso ampio, intendendo cioè ogni dimensione non nazionale, quindi anche superstation e syndication) in possesso di certificazione d’ascolto TER (tranne rarissimi casi) – che dal 2025 lascerà […]
Media. Reuters Digital News Report 2024: troppe news. E il pubblico le rigetta, cercando analisi critiche
Secondo il rapporto Reuters Digital News Report 2024 il pubblico sta rifuggendo dalle notizie per via dell’eccesso delle stesse (news storming). Scende la fiducia nell’informazione (anche se in misura minore di quella verso i giornalisti). Cala anche l’utilizzo dei social per informarsi e si cercano sempre di più fonti critiche sui fatti importanti, anche attraverso […]
Radio. Quando le personalities shock jocks fanno la differenza. Ma quale è il prezzo da pagare in termini di identità di una stazione?
Personalities radiofoniche shock jocks. Cruciani è “quello di Radio 24″ o “Radio 24, quella di Cruciani”? Marco Mazzoli, con la sua irriverenza, ha cambiato la percezione di Radio 105 da parte del pubblico dell’emittente? Quanto pesa una personalità radiofonica sul successo di una radio, soprattutto se shock jock? E, ancora, è strategicamente corretto per una […]
Radio. Perché se la RAI fosse privata del canone sarebbe una tragedia per il comparto radiofonico privato. Studio su ipotesi applicata a BBC
Si parla spesso di abolizione del canone RAI, nella convinzione che ciò determinerebbe un beneficio diffuso per il pubblico introducendo un processo virtuoso di autosostentamento della concessionaria radiotelevisiva pubblica. Ma sarebbe veramente così? Uno studio applicato all’ipotesi di eliminazione del sostegno pubblico alla BBC (Radio), commissionato ad un’importante società di analisi economica mondiale, dimostra che […]
Radio. Project Timbre: BBC indaga su live streaming, cercando il compromesso sulla durata del buffering in prospettiva dello sviluppo in-car
La BBC avvia il Project Timbre per misurare la user experience dell’ascoltatore in streaming relativamente ai problemi di buffering, alle interruzioni del segnale, al comportamento eterogeneo degli smartphone e delle reti mobili in prospettiva di un enorme sviluppo dell’ascolto IP in-car. Fornendo le prime linee guida: come la durata ideale del buffer in un’app, il livello […]
Radio. Verso il tramonto della pubblicità locale?
La pubblicità radiofonica strettamente locale è destinata a tramontare a vantaggio di quella nazionale ed areale? Alcuni fattori socio-economico-culturali, uniti ad aspetti tecnici e tecnologici, lo lascerebbero presagire.
Web. Meta: dopo UK, Francia e Germania, da aprile stop al pagamento di Facebook News anche per USA e Australia. Editori: intollerabile
“All’inizio di aprile 2024 dismetteremo Facebook News, la nostra sezione dedicata ai contenuti di notizie, negli Stati Uniti e in Australia, come fatto lo scorso anno nel Regno Unito, in Francia e in Germania”. Inizia così un comunicato di Meta pubblicato nei giorni scorsi sulla propria pagina. “Gli utenti potranno ancora visualizzare le notizie di […]