Tv. DVB-I al centro dell’attenzione: il T2 potrebbe andare in pensione prima di entrare a regime e gli LCN da 1 a 999 saranno tutti occupati
L’uovo di Colombo. Così è apparso, da subito, il DVB-I, una tecnologia in grado di conciliare la facilità di impiego (e di zapping) del DVB-T, con le potenzialità enormi (in termini di capacità trasmissiva e canali ricevibili) dello streaming. Teoricamente, il DVB-I ed il DVB-T dovrebbero agire come rispettivi fallback solution, di modo da sopperire […]
Tv. Dodicesima rete nazionale provvisoriamente a RAI per sperimentare il T2 con medesimi contenuti in T1. Quali le conseguenze?
Se l’indiscrezione di NL di qualche settimana fa fosse confermata, si tratterebbe veramente dell’uovo di Colombo? O la cura sarebbe peggio del male? Ci riferiamo, ovviamente, alla ipotesi che la dodicesima rete nazionale (quella che avrebbe dovuto essere impiegata in condominio da Retecapri ed Europa 7 se avessero trovato in tempo un accordo) venga (provvisoriamente) destinata a RAI […]
DTT. La 12^ rete nazionale a RAI per sperimentare il T2 da gennaio 2024 senza limitare l’offerta agli utenti senza tv/decoder adatti
Due questioni intricate del sistema (radio) televisivo italiano potrebbero legarsi: la destinazione della 12^ rete nazionale (quella che avrebbe dovuto essere impiegata in condominio da Retecapri ed Europa 7 se avessero trovato un accordo) e l’obbligo di sperimentazione DVB-T2, dal 10 gennaio 2024, in capo ad un mux RAI, nell’interesse dell’utenza priva di tv di […]
Chiamata ai tavoli
Il nuovo esecutivo sembra intenzionato ad operare concretamente sul sistema radiotelevisivo italiano. E, soprattutto, sembra volerlo fare di concerto con le rappresentanze delle emittenti. Così almeno sembra desumersi dalle convocazioni di tavoli tecnici per i comparti radiofonico (riunione fissata al 01/02/2023) e televisivo (consesso fissato al 07/02/2023) presso il Ministero delle imprese e del made […]
DTT. HBBTV: quale è lo stato di utilizzo della tecnologia dopo la conclusione del refarming? Vantaggi e limiti dello standard per la tv ibrida
Dopo una incessante crescita registrata negli ultimi due anni, sembra essersi raffreddato lo sviluppo delle soluzioni HBBTV nel mondo televisivo italiano. Ma è veramente così? Fino all’inizio dell’estate 2022, cioè prima del definitivo spegnimento dei mux nazionali che occupavano frequenze della banda 700 MHz destinate agli operatori telefonici, abbiamo assistito ad un impiego veramente vasto […]
DTT. Asset FSMA. Dopo il refarming tv quanto vale un’autorizzazione con relativo LCN? L’attuale incertezza amministrativa limita il mercato
Il trading dei titoli FSMA (fornitori di servizi di media audiovisivi) con annessi LCN (logical channel number), che negli ultimi dieci anni aveva caratterizzato il settore televisivo, soprattutto locale, dopo il refarming è ancora estremamente tiepido. Alcuni fattori ne stanno fortemente limitando la stabilizzazione. Vediamo quali sono. Consolidamento Anzitutto, il Ministero dello sviluppo economico deve […]
DTT. 30/06/2022 fine del refarming tv. No: all’appello mancano ancora alcune procedure relative a FSMA locali e alla rete nazionale n. 12
Nuove procedure per FSMA locali e definizione (non facile) delle modalità di attribuzione della rete nazionale n. 12 (che, curiosamente, anche nella simbologia dei numeri è indice di completezza). Il 30/06/2022 si è concluso il refarming tv. O almeno così avrebbe dovuto essere, perché, se è vero che la banda 700 MHz è completamente libera […]
DTT. Lo standard HBBTv si diffonde sempre più: urgente la legificazione dell’utilizzo particolare. Intanto arrivano anche i jump di Radio RAI
Complice l’indisponibilità di capacità trasmissiva sui mux nazionali dopo la riduzione del numero delle reti causata dal refarming della banda 700 MHz (in assenza dell’originariamente previsto passaggio, entro il 30/06/2022, alla modulazione T2, che avrebbe aumentato la banda disponibile), si sta diffondendo l’impiego dello standard HBBTv (Hybrid Broadcast Broadband Tv). Anche se – esattamente come […]
Basta al reddito di cittadinanza editoriale: a radio e tv servono contributi per investimenti tecnologici
In vista degli importanti avvicendamenti tecnologici cui sono chiamati gli operatori nell’immediato, è quanto mai opportuno che il modello governativo di sostegno all’editoria radiotelevisiva sia aggiornato, introducendo misure di supporto per gli investimenti in tecnologie innovative per adeguare le infrastrutture e i processi produttivi.
“Ma poi la banda arrivò e allora tutto passò…”
Chi pensava che le graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi utilmente collocati nelle varie aree tecniche rappresentassero una fotografia attendibile del quadro televisivo futuro, deve ricredersi. Al nord, dove è terminata anche la procedura di attribuzione LCN (che definisce la fase di refarming sulla carta, dopo la sottoscrizione dei contratti per la banda […]