Il paradosso dei broadcaster: per non perdere utenza col DVB-T2, la perdono col DVB-T
Alla fine il T2 potrebbe essere un gigantesco flop. Se non addirittura un bel regalo agli OTT dello streaming video on demand. I broadcaster (i grandi player nazionali e le maggiori tv locali) si stanno affannando a ritardare l’avvento del formato HEVC sulla scorta dell’insufficiente numero di famiglie dotate di televisori di nuova generazione, puntando […]
Radio. Nuovo tributo alla Radiovisione dal Censis: per gli italiani si tratta di un nuovo mezzo che ha contribuito ad aumentare la fiducia
La Radiovisione (tecnicamente visual radio) non è (solo) una estensione di piattaforma della radio (su DTT, IP, sat), ma un nuovo mezzo. Così, secondo il 2° Rapporto del Censis «La transizione verso la radiovisione», la pensa l’81,4% degli italiani. Censis: “La radiovisione che conquista il pubblico: professionale, affidabile, in diretta, su qualunque schermo. L’utenza quotidiana […]
Radio. Il DAB+ sta marginalizzando la FM. Urge regolamentare uso caratteri speciali
Nuovi usi (e abusi) della radio digitale italiana, tra barriere di ingresso e caratteri ingannevoli. Era prevedibile: l’affermazione del DAB+ sulle nuove vetture (in Italia ci sono 39 milioni di automobili, con una sostituzione annuale media di 1,5 mln) sta velocemente marginalizzando le emissioni in modulazione di frequenza, seconda scelta delle selezioni delle autoradio digitali. […]
Tv. Telecomandi senza numeri impongono subito norme di armonizzazione LCN. Dopo Amazon anche Sky lancia la propria smart tv. Si parte da UK.
Senza un obbligo normativo di armonizzazione delle liste LCN via etere con associazione di nomi univoci dei canali sui nuovi tv smart, i fornitori di contenuti via etere finiranno marginalizzati in pochi anni. Entro dieci, infatti, la tv via etere sarà ampiamente accessoria rispetto a quella connessa. Gli analisti sono concordi: i segnali appaiono coerenti. […]
Radio. L’utente medio ha una età di 48 anni: 6 in meno di quello tv e 14 in più di quello dei podcast. Ma spende di più
La ricerca Westwood One 2021 Audioscape ha fotografato un trend ormai evidente in tutto il mondo e su cui abbiamo più volte posto l’accento: l’aumento dell’età media dell’ascoltatore radiofonico. Che negli USA ha raggiunto i 48 anni: meno dei 54 del telespettatore, ma anche di 14 anni superiore alla età del fruitore di podcast. La […]
Radio. Inutile seguire modelli ormai inesistenti: guardare a quanto successo a carta stampata, anticipatrice di avvicendamenti e trend
Alla fine degli anni ’90, quando gli analisti avvertivano gli editori della carta stampata, in particolare dei grandi quotidiani, che il tornado delle news online si stava per abbattere su di loro, ricevevano in risposta dei cordiali “ma va! Siamo qui dal 1500 e ci rimarremo ancora a lungo”. La botta… Come è andata è […]
Radio. Studio Signal Hill Insights: informazioni e ricerca di connessione le principali motivazioni di fruizione
In un momento di forte dibattito italiano sulla resilienza radiofonica, la società di ricerche Signal Hill Insights traccia le motivazioni e i momenti di fruizione del mezzo radiofonico. La radio come strumento informativo o per intrattenimento non sono certo delle novità; anzi sono elementi tipizzati del medium. La radio come strumento di connessione nell’era social […]
Radio. UK, sorpresa da analisi Media Nations di Ofcom: i radiofonici sbagliano completamente prospettiva
Il rapporto Media Nations di Ofcom è un’analisi del consumo e delle tendenze dei media in UK. In tempi relativamente recenti, Media Nations ha ampliato l’analisi del mezzo radio affiancandolo all’universo (più ampio) audio. Dall’ultima edizione emerge un doppio errore tipicamente commesso dai radiofonici. Media Nations: tendenze note ed emergenti L’ultimo rapporto Media Nations (qui […]
Radio. Switch-off FM/DAB+: poche idee e confuse. La follia dell’art. 50 c. 10 della riforma del TUSMAR che destabilizzerebbe il settore
La sensazione, inquietante, è che la gestione politica della diffusione della radio via etere rischi di sfuggire di mano. Il contenuto dell’art. 50 c. 10 della controversa bozza di revisione del TUSMAR (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, per cui è prevista un’audizione degli operatori oggi e che NL ha potuto esaminare) […]
Negare l’evidenza non paga. Ma consolida
Dopo gli ascolti, la raccolta pubblicitaria. Ed ora gli eventi. Le aggressioni di Spotify verso la Radio si fanno sempre più frequenti. Il problema è sempre lo stesso: aver negato per anni che Spotify fosse un concorrente della Radio, perché formalmente non è una Radio, è stato un errore imperdonabile.