Anche in questo caso le esperienze vanno distinte tra coloro che formalizzarono alle istituzioni governative domande per l’ottenimento di autorizzazioni (magari allo scopo di impugnarne gli scontati dinieghi) e quelli che attivarono da subito i trasmettitori, consci dello status di "pirati dell’etere".
All’alba dell’entrata in vigore della L. 103/1975 le pressioni per consentire l’accesso pluralistico al mezzo radiotelevisivo stavano diventando sempre più forti.