Radio. L’ascolto indoor perduto negli ultimi venti anni è ormai irrecuperabile? Vale la pena drenare risorse dall’outdoor, pure sotto attacco?
Non è certo una novità la progressiva migrazione dell’ascolto radiofonico dall’ambiente indoor (inteso come stanziale/domestico) a quello outdoor (cioè in movimento). Se fino agli anni 80 la fruizione radiofonica si distribuiva ancora equamente tra casa ed automobile, dagli anni 90 si è assistito ad uno sbilanciamento sempre più marcato a favore della seconda, che dal […]
Radio. Prominence sui dashboard. No ad estensione immotivata di rendite di posizione a broadcaster, sì a criterio proxy prima che sia tardi
Massimo Lualdi: In FM al massimo ci si trovava a scegliere tra una cinquantina di emittenti; con il DAB si arriva anche a 200; con gli aggregatori IP si parla di centinaia di migliaia di canali. A questo punto è indispensabile che ci siano criteri di preselezione; il più logico è quello proxy: dare priorità […]
Radio. Le case automobilistiche stanno disintermediando i broadcaster. Marco Cavestro: colpa di chi non ha voluto rendere sexy la radio
Marco Cavestro: codici PI e metadati impazziti? Era una cosa risaputa da molto tempo, ma nessuno ha voluto attrezzarsi per rendere più funzionale e sexy la radio. E l’ha lasciata nelle mani dei costruttori di automobili. Le case automobilistiche hanno dovuto inventarsi qualcosa per poter offrire i metadati agli utenti, in particolare in Italia, dove […]
Radio. Con sviluppo dei comandi vocali in auto e in casa è caccia a nomi alias. Obiettivo: intercettare nuova utenza e facilitare l’attuale
Per i lettori più attenti di questo periodico non si tratta di una novità; ma, data l’importanza della questione, è opportuno un recap: l’utilizzo di alias e fonemi per semplificare la sintonizzazione di stazioni sempre più difficilmente rintracciabili (per affollamento della lista, confondibilità e/o complicatezza del nome, pronuncia, ecc.), ma anche per intercettare nuova utenza, […]
Radio. Polverizzazione ascolto radiofonico è problema in tutta Europa. E si amplifica necessità riforma indagini verso total audience
Con la polverizzazione dell’ascolto radiofonico determinata dall’aumento dei vettori digitali (DAB+ e piattaforme eterogenee IP) si comprende come il problema delle indagini d’ascolto sia generalizzato e non solo italiano. Così, quelli che qualcuno pensava fossero problemi specifici della nostra indagine ufficiale TER (Tavolo Editori Radio), si scopre che non lo sono. Da una ricognizione di […]
Radio. I caratteri speciali nelle denominazioni per finire in cima alla lista delle autoradio stanno creando malumori
L’affermazione del DAB+ sulle nuove vetture – in Italia ci sono 39 milioni di automobili, con una sostituzione annuale media di 1,5 mln (con oltre 10 mln di ricevitori digital audio broadcasting) – sta progressivamente limitando la fruzione della modulazione di frequenza, in molti casi discriminata dalle selezioni delle autoradio digitali. E sta introducendo un […]
Radio 4.0. In tutto il mondo nascono stazioni ghost. A monte la necessità di avere due o anche più nomi. Contemporaneamente
I nomi delle emittenti radiofoniche non dovrebbero essere un dogma nell’era della Radio 4.0. Se non ci sono esigenze solide per mantenerli, nonostante non siano più rappresentativi del contenuto, vanno aggiornati all’insegna della regola del web: nomen omen. Se invece vi sono importanti ragioni di convenienza nel mantenerli, c’è un’altra soluzione. Che centinaia di stazioni […]
Radio 4.0. E’ confermato: negli USA smart speaker stanno riportando ascoltatori alla Radio nell’indoor. Ma nome stazione e’ sempre piu’ importante
L’ultimo studio “Ratings Prospects” di Nuvoodoo, società specializzata nel digital, nelle ricerche di mercato, nel telemarketing e nel direct mail, ha fornito alcuni risultati interessanti a riguardo sia della complessità di utilizzo a fini radiofonici che dell’impatto sul medium Radio degli smart speaker negli USA, dove tali device sono cresciuti, quanto a diffusione, dal 30% […]