Tv. Esplodono le smart tv e si ribaltano gli equilibri: one click per le piattaforme OTT e ben quattro per fruire della live tv via etere

Nell’assenza di una prominence efficace, la live tv (tv lineare via etere) è già emarginata su molte smart tv. Fuori dai canali generalisti del primo blocco del primo arco (1-9), per accedere ai contenuti sui nuovi televisori servono fino a quattro click. Mentre spesso per raggiungere Netflix & C. ne basta uno o al massimo […]
Addressable Tv locale su reti nazionali: si ritorna a splittaggio? Il rischio per le stazioni locali di finire stritolate dai superplayer DTT

Sky e Mediaset hanno iniziato a veicolare la cd. addressable tv sui propri canali nazionali. In alcuni casi trasmettendo spot locali. Si ritorna allo splittaggio pubblicitario dei canali nazionali vietato dalla Mammì in poi? Urgono riflessioni da parte di legislatore e regolatore…
Radio. 2^ parte intervista a Costella: IA è chance. Meglio preoccuparsi dello streaming on demand per non fare la fine della tv con Netflix

Costella: Non bisogna temere l’intelligenza artificiale. Porterà innovazioni molto interessanti, anche se qualche professione potrà subire contraccolpi. Elemento dirompente nato in questi anni è lo streaming on demand; le auto sono connesse e si è rapidamente aperto un mondo pronto a idee innovative. Se questa opportunità fa trovare impreparati gli editori, può procurare gli stessi […]
I nuovi modelli pubblicitari tv creano due tipi di telespettatori

Se siete telespettatori di Prime Video, la piattaforma over the top di Amazon principale competitor di Netflix, avete già fatto la vostra scelta. Che vi ha classificato in una delle due nuove categorie in cui rientrano gli utenti della tv on demand di seconda generazione.
Tv. Quale è la penetrazione della tv on demand (TVoD) rispetto alla tv lineare (Live Tv)? Ecco la suddivisione nazione per nazione in Europa

Negli ultimi dieci anni, il panorama televisivo europeo ha subito una trasformazione radicale, spostandosi progressivamente dalla TV lineare (live tv, tendenzialmente generalista e via etere) verso le piattaforme di TV on demand (TVoD). Questo cambiamento è stato guidato principalmente dalla diffusione di servizi a pagamento in streaming da parte di player over the top mondiali […]
Radio. Il paradosso del formato oldies. Scompaiono decadi importanti che la radiofonia regala alle piattaforme di streaming on demand

L’ascolto radiofonico nei mercati occidentali sta invecchiando: tutti gli indicatori sono coerenti sul punto (l’età media è a 57 anni). E’, del resto, nella logica delle cose la suddivisione del pubblico nel paniere allargato dei media. Ecosistema che negli ultimi 15 anni ha visto l’ingresso sulla scena musicale (e contenutistica in genere) di protagonisti inediti, […]
Bodkin, dove in Irlanda tutti ascoltano i podcast. Anche gli ultra ottantenni

La nuova serie di Netflix Bodkin è ambientata nelle aree rurali, costiere e popolari dell’Irlanda. Eppure almeno 10 volte per ognuno dei 7 episodi si parla di podcast. Del resto, i protagonisti sono dei podcaster alla ricerca di uno scoop contenutistico e vengono accolti come star dalla popolazione locale, ampia conoscitrice del (nuovo) mezzo di […]
Radio. WorldDAB emana linee guida su fonemi per ascoltare stazioni attraverso comandi vocali delle nuove auto. Come suggerito da noi nel 2021

WorldDAB fa proprio uno studio di Consultmedia promosso da Newslinet ben tre anni fa: l’utilizzo di alias e fonemi per semplificare la sintonizzazione di stazioni altrimenti difficilmente rintracciabili (per affollamento della lista, confondibilità e/o complicatezza del nome, pronuncia, ecc.). E li chiama proprio come nel 2021 il nostro periodico li aveva appellati: Alias. Sintesi In […]
Radio. Perché se la RAI fosse privata del canone sarebbe una tragedia per il comparto radiofonico privato. Studio su ipotesi applicata a BBC

Si parla spesso di abolizione del canone RAI, nella convinzione che ciò determinerebbe un beneficio diffuso per il pubblico introducendo un processo virtuoso di autosostentamento della concessionaria radiotelevisiva pubblica. Ma sarebbe veramente così? Uno studio applicato all’ipotesi di eliminazione del sostegno pubblico alla BBC (Radio), commissionato ad un’importante società di analisi economica mondiale, dimostra che […]
Alert radio: se si continua così, i costruttori di auto decideranno chi riceve cosa. Urgono protocolli condivisi tra automotive e broadcaster

C’è un’emergenza che riguarda il settore radiofonico che purtroppo non sembra evidente alla maggioranza degli editori: in assenza di protocolli condivisi, si sta registrando una progressiva ingerenza delle case automobilistiche nella somministrazione dei contenuti all’utenza sulle quattro ruote.