Burocrazia: “in senso astratto, il dominio o l’eccessivo potere della pubblica amministrazione, con l’improduttiva pedanteria delle consuetudini, delle forme, delle gerarchie; anche, a proposito di amministrazioni e organizzazioni non pubbliche, che ne ricalcano gli aspetti e, soprattutto, i difetti”. Una parte del termine è francofona (deriva da “bureau”, cioè ufficio), l’altra è greca: krátos (“potere”); […]
Il de profundis del monopolio RAI fu intonato per la diffusione su scala locale. Tuttavia una fine elaborazione dottrinale e l’evoluzione sociale, politica e tecnologica consentirono a breve l’estensione dei benefici liberistici all’ambito nazionale.
Complice la Pasqua, ecco un doppio appuntamento, questa settimana, con la rubrica (di norma domenicale) Storia della Radiotelevisione Italiana.
Nel 1956, la romana Tempo TV, che è collegata al quotidiano il Tempo, inoltra al Ministero delle Telecomunicazioni un’istanza contenente la richiesta di poter usufruire dei canali televisivi al di fuori della concessione esclusiva accordata alla Rai.
Tra le conferenze dell’UIT, che hanno luogo normalmente ogni due/tre anni, una in particolare ha avuto conseguenze rilevanti nei rapporti tra l’Italia e gli Stati confinanti: la Conferenza del 1984, a seguito della quale è entrato in vigore il Piano in Modulazione di Frequenza (F.M.) del 1987.