Tv. Le smart tv sono più delle tv non connesse, anche se una quota di 5 mln di televisori connected ready non lo sono. Il quadro
Il numero di smart tv in Italia ha superato quello dei televisori tradizionali, raggiungendo 21 milioni di unità e circa il 64% delle abitazioni italiane è in grado di collegare il proprio televisore alla rete Internet. Tuttavia, tra i 4,2 e i 5,3 milioni di smart tv non sono effettivamente connesse (cioè collegate alla rete). […]
Radio. Sempre più comandi vocali in auto: dopo Apple CarPlay, nuova interfaccia user friendly con Google Assistant anche per Android Auto
Prosegue il trend anticipato da Newslinet nei mesi scorsi a riguardo dei comandi vocali sulle automobili di nuova generazione: nel corso degli ultimi giorni Google ha implementato su Android Auto una nuova interfaccia di Google Assistant che sembra una conseguenza del recente upgrade effettuato da Apple con Siri su CarPlay. Quali le features di questo […]
Radio. Studio sulla distribuzione percentuale dei formati radiofonici in Europa. Quali sono i modelli di palinsesto più diffusi e dove?
Quali sono i formati radiofonici più diffusi in Europa? Quali sono le tendenze dei modelli contenutistici radiofonici al cospetto della concorrenza delle piattaforme di streaming on demand e dell’innegabile progressivo invecchiamento del pubblico radiofonico, certificato anche dai recentissimi dati del 1° semestre 2024 dell’ultima indagine d’ascolto dell’uscente Tavolo Editori Radio? E quali sono i modelli […]
Radio. Ricognizione europea su metodi fruizione radio in auto. Autoradio FM, sintonizzatore DAB, mirrorlink, Android Auto ed Apple CarPlay
Il regno della radio è l’automobile, dove in Italia si concentra tra il 70 e l’80% dell’ascolto (non è però sempre così in altri paesi europei). Tuttavia, oggi, sulle quattro ruote, la fruizione con autoradio FM non ha più il dominio assoluto, anche se ne detiene ancora il controllo, seppur con una inevitabile progressiva erosione […]
Audio & Video. Misurazione attenzione: 1.000$ di adv radio richiedono 2.635$ di Facebook per lo stesso livello. Piattaforme audio come tv
Una serie di recenti studi condotti da diverse società di attentiveness measurement – cioè la misurazione del livello di attenzione agli annunci pubblicitari – considerata dalla maggior parte degli addetti del settore come una delle più importanti metriche per misurare l’efficacia degli investimenti – hanno attestato che gli annunci pubblicitari radiofonici sono molto più efficaci […]
Radio. Scomparsi o quasi i contenziosi interferenziali in FM: dopo cinquanta anni di litigi, gli editori hanno fatto pace? Cosa è successo?
I contenziosi interferenziali in FM, nell’arco di tre lustri, sono diminuiti del 90% in sede giurisdizionale (cioè avanti ai giudici civili) e del 70% in sede amministrativa (presso gli Ispettorati del Ministero delle imprese e del made in Italy). Cosa è successo: non ci sono più i disturbi FM o si destinano meno risorse economiche […]
Radio. Mentre i regolatori europei dormono sulla prominence, i giganti del web si muovono: Android Auto pronto a integrare radio via etere
Mentre i regolatori europei latitano sull’essenziale questione della prominence radiofonica sul sempre più congestionato dashboard delle auto connesse, i giganti del web si muovono in autonomia: Google starebbe per rilasciare un importante upgrade di Android Auto (cui inevitabilmente seguirà un’iniziativa analoga di Apple per CarPlay) che consentirebbe l’integrazione nella sua piattaforma della ricezione via etere […]
Radio. Quanti minuti deve durare un brano? Nell’era dello streaming on demand le vecchie regole sulla durata dei pezzi sono ancora valide?
3′ e 25-35″ su YouTube, Amazon Music ed Apple Music, 2′ e 50-55″ su Spotify, 25-30 secondi su TikTok: questa è la durata media di ascolto di un singolo brano musicale sulle principali piattaforme di streaming on demand. Nell’era della disconnessione facile, la radio deve rivedere le regole di programmazione musicale? Uno studio di Media […]
Radio. Pubblicità: modello business emittenti locali sta cambiando. Più spot nazionali ed areali ed eventi, sempre meno piccoli inserzionisti
La pubblicità radiofonica sta cambiando pelle: sempre meno promozione di negozi fisici a fronte di un exploit di investitori costituiti da piattaforme online. Per le radio locali (in senso ampio, intendendo cioè ogni dimensione non nazionale, quindi anche superstation e syndication) in possesso di certificazione d’ascolto TER (tranne rarissimi casi) – che dal 2025 lascerà […]
Radio. La moltiplicazione di un brand radiofonico conduce a distorsioni nelle indagini d’ascolto con metodo CATI? Se sì, in che misura?
Media Progress: Il reimpiego areale di un brand radiofonico noto a livello nazionale può influenzare notevolmente i risultati di un’indagine d’ascolto a causa dell’amplificazione generata, che può distorcere la percezione dell’ascoltatore e quindi dell’intervistato in un’indagine basata sul ricordo, come quella attinente al metodo CATI. L’influenza del reimpiego può favorire sia il brand principale che […]