Radio 4.0. Anche in Svizzera parte la radio ibrida. Radio 3i in FM, DAB+, IP e radiovisione
Diffusa in Canton Ticino in FM e DAB+ (da quest’anno), ma ascoltabile, oltre che in streaming, anche in vaste aree delle province di Como e Varese (sui 106,5 MHz e 106,8 MHz), Radio 3i (originariamente Radio 3iii, sigla volta ad identificare una vocazione per l’informazione, l’intrattenimento e l’integrazione dell’ascoltatore nei propri programmi), una delle più […]
Radio digitale. Per la prima volta un aggregatore italiano propone un evento in esclusiva. Il futuro fa ingresso in Italia
Un po’ sottotono si realizza in Italia un evento senza precedenti per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico nella direzione della cd. Radio 4.0: per la prima volta, un aggregatore (e non già un’emittente) propone su IP un evento in esclusiva, ancorché in collaborazione con una stazione radiofonica. Come effettuato in altri paesi e da altri […]
Radio digitale. Comcast crede in TuneIn. 50 mln $ (tanto per cominciare) per competere con Sirius XM
Il più grande aggregatore del mondo di flussi streaming audio, TuneIn (ormai verso le 115.000 stazioni veicolate, 4 mln di podcast e 75 mln di ascoltatori), fondato nel 2002 a Dallas ed oggi con sede a San Francisco, in California, torna far parlare di sé dopo la diatriba con Pandora e con alcuni broadcaster europei. […]
Radio. UK, Global (Capital, Heart, Classic FM, ecc.): integrazione video/radio diventa rilevante per adv e brand
Global, gruppo UK costituito nel 2007 che possiede un gran numero di stazioni radio in tutto il paese come Capital, Heart, Classic FM, LBC per un totale di oltre 25 mln di ascolti settimanali sulle piattaforme FM, AM, DAB, IP che arrivano a 31 con i canali musicali autonomi Heart Tv e Capital Tv, sta […]
Radio, pubblicità. Negli USA domina ancora sugli OTT con un ROI 10 a 1
Si parla tanto di dominio degli OTT del web sui media tradizionali (radio, tv e stampa). Ma è veramente così? Se la mal parata della carta stampata non si discute (ma in questo caso si tratta di una lotta “in casa”, visto che non è l’editoria in sé ad essere in difficoltà, quanto un “normale” […]
Radio digitale. I norvegesi non gradiscono il passaggio al DAB. Solo il 24% soddisfatto. Ma la motivazione è nel disagio
Il giornale norvegese Dagbladet ha recentemente commissionato alla società di ricerca Ipsos un’indagine sul gradimento dell’utenza a seguito dello switch-over radiofonico da analogico (FM) a digitale (DAB). I risultati non sono apparentemente incoraggianti: solo il 24% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto del passaggio al DAB, a fronte di un 60% che ha espresso un […]
DTT. H264 e H265 i formati che governeranno l’etere entro il 2020? Il punto
Mentre è iniziato il duello per la sopravvivenza sulle frequenze tv che residueranno dalla cernita del 2020 (o, al più, del 2022), è attualissimo il discorso dell’interregno tra le emissioni in T1 e quelle in T2, con un sempre maggior numero di provider d’accordo sul fatto che la tecnologia H264/Mpeg4, alla luce dell’attuale parco ricevitori […]
Radio digitale, connected car. A Capri il 4-6 ottobre i principali trend su mobilità nell’immediato futuro e oltre
All’EY Capri Digital Summit 2017, “Dal 2008 l’appuntamento annuale degli attori dell’innovazione digitale”, si parlerà anche di connected car. Riconosciuto come il più importante evento in Italia in cui verificare lo stato dell’arte della digital transformation, discutere gli assi di intervento prioritario, mettere a confronto progetti, risultati e idee a sostegno della competitività del Paese, […]
Radio digitale. DAB+ fa passi da gigante. Ma forse troppo tardi, con l’IP Radio alle porte
Per chi si chiede a che punto sia la diffusione del Digital Audio Broadcasting (DAB+) in Europa, un articolo di Lawrie Hallett pubblicato sulla rivista Radio World offre prospettive incoraggianti. Lo standard, che è risalente al 1990 (anzi, a dire il vero a metà degli anni ’80, se consideriamo le prime sperimentazioni) ed ha faticato […]
Radio. Finché c’è ascolto in auto, c’è speranza. USA: medium tiene, ma grandi gruppi si preparano a cambio di modello
I segnali che provengono dagli Stati Uniti, da sempre territorio ideale per l’accertamento dei trend socio-economico-tecnologici, sono chiari: le vecchie piattaforme multimediali stanno morendo di una morte lenta, anche se con diverse velocità. I cosiddetti “dispositivi intelligenti” tendono a sopraffare quelli passivi, come dimostra la costante perdita di terreno di antichi baluardi tecnologici americani come […]