RadioCompass: la radio si è trasformata. Nel bene e nel male
RadioCompass: medium radiofonico con core tra 25-54 anni e fruizione digitale in fortissima crescita. Il 5° evento celebrativo della radiofonia enfatizza un po’ troppo il mezzo, così limitando la credibilità di quanto esposto. Ma prende atto soprattutto della trasformazione avviata da tempo, accentuata dagli effetti della pandemia. Un mezzo sempre meno legato alla FM e […]
Editoria online. Cala l’audience di quasi tutti i siti di news a febbraio 2021. Ma un ristretto gruppo segna comunque risultati positivi
Siti di news: male a febbraio SkyTg 24, Il Tempo e Il Sole 24 Ore. In crescita invece Il Corriere Adriatico, Il Mattino e Il Riformista. Nella classifica delle maggiori properties in Italia, 7 editori online di nazionalità italiana sui 10 complessivi. L’analisi di ComScore ComScore, società di ricerca web, analizzando i dati di audience […]
La perdita di percezione della piattaforma da parte dell’utente: ascolto l’FM su IP
Pochi editori se ne sono accorti, ma si è affacciato all’orizzonte tecnologico un nuovo curioso fenomeno. Noi lo definiamo la perdita di percezione della piattaforma di fruizione di un contenuto. Un esempio su tutti: il comando vocale per ascoltare una Radio impartito allo smart speaker Google Home, “Hey Google sintonizzati sulla frequenza 98,5″.
Media. Spotify con Ad Studio si prepara alla pesca a strascico del mercato pubblicitario radiofonico italiano: clienti da 250 euro in su
Ad Studio è lo strumento per pianificazioni pubblicitarie self service lanciato in Italia in questi giorni da Spotify. Una piattaforma attraverso la quale l’OTT mira a rastrellare piccoli inserzionisti sul mercato locale. Cioè quello delle radio e dei social. I prodromi Quasi due anni, il 26/08/2019, NL anticipava la strategia di Spotify di aggredire il […]
Google ed editori: pace fatta. Ed uno spunto per i radiofonici…
E se l’accordo Google – Editori che ha trovato applicazione anche in Italia venisse mutuato per la Radio nel rapporto con gli aggregatori?
Editoria. Accordo editori Google firmato anche in Italia. Il modello è quello francese ed australiano
Dopo Francia e Australia, anche in Italia Google annuncia la definizione di un accordo di licenza con gli editori. L’obiettivo è ovviamente quello di uniformarsi ai diritti previsti dall’Articolo 15 della Direttiva Europea sul Copyright. I sottoscrittori L’elenco delle parti editoriali è piuttosto ampio, includendo sia grandi gruppi (come Sole 24Ore, Monrif, RCS Media Group, Il Fatto Quotidiano, Libero) che realtà locali come Citynews e Vareseweb. Il commento di Google “News […]
Radio. Diritti d’autore e connessi. TuneIn in appello vs decisione High Court UK. Noi come Google: un aggregatore è solo un motore di ricerca
TuneIn in appello contro la decisione della High Court inglese: il giudice di primo grado ha errato. Perché Google è lecito e un aggregatore di flussi streaming radiofonici già disponibili sul web (a prescindere dalla intermediazione di TuneIn) non dovrebbe esserlo? Effetti mondiali della decisione La partita che si gioca nelle aule giudiziarie UK tra […]
Web. Google conferma la prossima disattivazione dei cookie di terze parti scatenando il panico tra gli operatori web..
La notizia bomba di inizio marzo è l’annuncio di Google sotto forma di blog post intitolato “Tracciare una rotta verso un web dove la privacy viene per prima”. Si tratta della conferma della prossima disattivazione dei cookie da parte del gigante di Mountain View che ha scatenato il panico tra molti attori del mondo web. […]
Editoria. Australia e Big Tech: chi sta veramente vincendo nella battaglia del “pay per click”?
Nel precedente articolo del 23 febbraio si è trattato di come, a fronte di un accordo tra News Corp e Google, Facebook avesse invece scelto di scendere in campo contro gli editori australiani, bloccandone i contenuti sulla propria rete sociale. Lo stop è durato pochi giorni ed i media hanno parlato di un’importante vittoria per il settore […]
Editoria e web. Il disaccordo australiano tra Facebook e gli editori causa la cancellazione di contenuti dalla piattaforma di Zuckerberg
Nell’articolo del 18 febbraio abbiamo individuato nel pericolo di una pandemia legislativa la motivazione che ha spinto Google a scendere a patti con News Corp. Abbiamo anche accennato al fatto che in Australia il disaccordo tra Facebook ed editori stava limitando la condivisione di gran parte dei contenuti giornalistici. Quale è stata l’evoluzione della vicenda? […]