Pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico la determina 23/03/2017 che rettifica le precedenti attribuzioni dei diritto d’uso nella regione Emilia Romagna. Ricordiamo che con decreto interministeriale 17/04/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 129 del 06/06/2015, è stato avviato l’iter per l’attribuzione di misure economiche di natura compensativa destinate ad operatori di rete locali […]

Il 26 marzo 1927 si firmava una convenzione “tra la Repubblica di San Marino ed il Regno d’Italia per la costruzione e l’esercizio di una ferrovia elettrica San Marino – Rimini e per l’impianto e l’esercizio di una stazione radio telefonica nel territorio di questa Repubblica”.

Nella seconda metà degli anni ’70 la Chiesa Cristiana Evangelica di Modena, la cui sede era allora in Via Peretti 3/d, così come altri enti religiosi, decise di dar vita ad una radio privata con l’obiettivo di far conoscere "il messaggio di salvezza in Cristo e i valori della fede evangelica".

Mentre, dal 1975, sulle radio private voci notturne sussurranti cominciavano a solleticare le fantasie erotiche degli italiani (su tutte, Radio Luna con Cicciolina, alias Ilona Staller), sulle tv locali spogliarelli più o meno casalinghi integravano ad esse lo stimolo visivo.

Il quotidiano La Repubblica, commentando, nel novembre 1977, la nascita dell’emittente Antenna 3 Lombardia, che aveva inaugurato le proprie trasmissioni ufficiali trasmettendo un importante incontro di pugilato (Mazzinghi-Adkins, 3/11/1977), a riguardo dell’elevata distribuzione del suo segnale in ambito ultralocale, scriveva: “Si va verso un’articolazione precisa delle strutture: i network nazionali da un lato e le tv private autenticamente locali dall’altro” (1).

Alla fine del 1976, in un industrioso Friuli Venezia Giulia in piena e veloce ricostruzione dopo il devastante terremoto del 6 maggio, a seguito di un altrettanto drammatico evento nasceva RTB, Radiotelevisione Barbara, un’emittente che nel giro di pochi anni avrebbe colonizzato regioni intere, arrivando quasi a Milano.

Da sempre è controverso tra gli studiosi della storia della radiotelevisione privata italiana se il primato della prima rete radiofonica italiana interconnessa sia effettivamente da tributare a
Radio Radicale.

Il successo delle radio politiche stava cominciando a manifestarsi in tutta la penisola, quando, nel 1976, dal centro storico di Bologna, cominciò a trasmettere Radio Alice, la stazione che sarebbe passata alla storia come la radio "di movimento" per eccellenza.

Nel 1975 le radio libere sono già sbocciate, ad inizio anno se ne contano già una ventina sparse su tutto il territorio nazionale.

Un tagliente (ma convincente) commento di un lettore sul ritorno di marchi storici romani (
Radio Roma e
Radio Stand-by) era intitolato "
Quella mania di riesumare marchi dimenticati…".