Tv. Lineare vs on demand: cambia la Ad-tention, cioè la capacità di una pubblicità di attirare l’attenzione del pubblico

Uno studio – denominato P(L)ay Ad-tention – realizzato da FCP in collaborazione con PoliMi e Nielsen esplora due temi centrali nel panorama dei media: l’efficacia della pubblicità nel catturare l’attenzione (Ad-tention) e la competizione tra broadcaster tradizionali e piattaforme di streaming. Il primo studio rivela come la qualità creativa e il contesto di fruizione influenzino […]
Tv. LG schiaccia pedale su smart tv lanciando piattaforma FAST LG Movies & Tv insieme a Rakuten e crea l’originale Native Screensaver Ads

Dopo Samsung (con Samsung Tv Plus, 131 canali in Italia) e Google (con Freeplay, 150 canali negli USA) anche LG spinge sulla piattaforma FAST di proprietà, evolvendo LG Channels in LG Movies & TV in collaborazione con Rakuten Tv. Si conferma quindi la tendenza dei produttori di smart tv ad intermediare la somministrazione di contenuti […]
Tv. Google spinge su tv forte di 270 mln di Google Tv/Android Tv. Business, però, è dotarli di contenuti FAST con piattaforma Freeplay

Samsung Tv Plus sta facendo scuola: anche Google Tv, forte di 270 mln di apparati funzionanti con sistemi GTV e Android Tv OS, punta su una piattaforma di streaming tv live & on demand. L’iniziativa, già operativa negli USA, si chiama Freeplay e per ora organizza, catalogandoli e semplificando la somministrazione, 150 canali. Cioè un po’ […]
Tv. Crisi da abbandono piattaforme OTT video: bambini nuova leva contro il tasso di abbandono (churn) ed investimenti in PI contromisura

La cancellazione degli abbonamenti dalle piattaforme di streaming video on demand (cd. churn) dopo poco tempo dall’attivazione, sta diventando un grosso problema per gli OTT, che corrono al riparo agendo su due fronti: coltivando i bambini, verso i quali il churn ha minore impatto ed investendo sulla proprietà intellettuale (PI). Sintesi Le famiglie con prole […]
Tv. DVB-I: quasi completato l’iter per il bollino sui tv. Intanto Agcom prepara il tavolo tecnico per attribuzioni LCN

Nel silenzio generale il DVB-I si fa strada, aiutato dall’affermazione delle piattaforme di streaming video on demand, dalla diffusione di tv di nuova generazione upgradabili al nuovo standard e soprattutto dai ritardi del DVB-T2, che sarà bruciato prima di affermarsi. Sintesi Quale è lo stato del DVB-I in Italia e quali le prospettive? Con ogni […]
Docu è cool

Cosa sta dietro il successo del docu (documentari, docufilm, docuserie, docufiction), il modello che da qualche tempo spopola sulle piattaforme di streaming video on demand?
Radio chiama auto, rispondi auto! E’ il caso che gli editori comincino a fare delle domande ai dispositivi per capire se per loro esistono

Il problema non è tanto – e non solo – l’approccio superficiale (o fai da te) da parte di troppe emittenti al popolamento dei database delle case automobilistici e del centinaio di aggregatori che mediano l’ascolto IP, la compilazione con dati errati del file SI.xml per accedere allo standard per la radio ibrida RadioDNS e la […]
Tv. Le smart tv sono più delle tv non connesse, anche se una quota di 5 mln di televisori connected ready non lo sono. Il quadro

Il numero di smart tv in Italia ha superato quello dei televisori tradizionali, raggiungendo 21 milioni di unità e circa il 64% delle abitazioni italiane è in grado di collegare il proprio televisore alla rete Internet. Tuttavia, tra i 4,2 e i 5,3 milioni di smart tv non sono effettivamente connesse (cioè collegate alla rete). […]
Media. Indizi frammentazione: grandi quotidiani online italiani cedono, crescono attori streaming video. Cala Netflix a favore di Prime Video

Osservatorio sulle Comunicazioni 2/2024 di Agcom: l’esame controluce delle rilevazioni sulle performance dei principali attori online mostra alcune tendenze allarmanti o quanto meno indiziarie di un cambiamento in corso. Da una parte, di un’ulteriore mutazione delle abitudini degli utenti e, dall’altra, degli equilibri dei grandi player. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nella primavera 2024 […]
I gestori delle reti IP hanno marginalità inferiori dei content provider. Osservatorio 2/2024 Agcom conferma quanto sostenuto dagli analisti

Si guadagna di più producendo contributi che gestendo le infrastrutture tecnologiche di distribuzione. Il luogo comune che i gestori delle reti IP avrebbero marginalità superiori di quelle dei fornitori di contenuti che su di esse viaggiano è smentito dai dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni 2/2024 dell’Agcom.