Radio. Stiamo assistendo con la radiofonia al fenomeno della moltiplicazione dell’offerta del DTT. Ma questa volta abbiamo un vantaggio
Oltre 160 stazioni radiofoniche ricevibili in una città di quasi 1,4 mln di abitanti. E’ questo il quadro dell’attuale offerta via etere milanese (ma vale anche a Roma e, a regime, il fenomeno interesserà tutte le grandi città) che questo periodico aveva anticipato già nell’estate 2023. Senza considerare la proposta IP, che aggiunge almeno tre […]
Radio. Ecco le strategie di BBC: stazioni digitali DAB+/IP estensive di BBC 1, 2 e 3. Target: allargare i cataloghi con emittenti “calde”
Si possono ancora fare radio musicali? BBC: sì, ma con cataloghi allargati ed engagement per favorire lo scouting musicale differenziandosi dalle playlist delle piattaforme di streaming on demand. E’ finita l’era dei cataloghi da 800 hits in rotazione: quello è appannaggio delle piattaforme OTT di streaming audio on demand; la radio deve tornare al suo ruolo di […]
Radio Tv. OTT scelgono per FAST contenuti lineari da integrare: partendo da nome. E’ patto di fiducia con utente. Ultimo atto di processo noto
Le grandi piattaforme audio/video mondiali valutano l’integrazione della loro offerta FAST (Free ad-supported streaming television) con contenuti lineari di terze parti (di alta appetibilità quelli musicali verticali, quelli sportivi tematici e quelli di approfondimento informativo). E sapete quale è il primo elemento valutato nel generalmente esteso processo di valutazione (da 6 a 8 mesi)? Il […]
Radio. Con aterritorialità contenuti radiofonici aumenta contenzioso per tutela brand. Specialisti legali: è normale processo di adeguamento
Tutela brand e sviluppo piattaforme distributive di contenuti radiofonici in forma aterritoriale: quale il nesso di causalità? Da qualche tempo NL si sta soffermando su alcuni cambiamenti importanti in corso nel mondo dell’editoria e della radiofonia in particolare. Parliamo di avvicendamenti connessi allo sviluppo di infrastrutture di veicolazione dei contenuti, nella direzione di vettori digitali […]
Quel che esce dalla porta può rientrare dalla finestra. Ammesso che ci passi, anche se immateriale
Mentre per gli editori televisivi il mondo analogico appartiene al passato – non esistendo più nulla della filiera distributiva del contenuto che non sia numerico -, per quelli radiofonici tale componente ha spesso ancora un peso rilevante. Non parliamo tanto di peso sostanziale (metodi di diffusione dei contenuti), quanto di incidenza formale, cioè valorizzazioni a […]
Radio. Crolla il referral traffic dai social media: quali sono le cause e gli effetti? E soprattutto: siamo sicuri che sia veramente un male?
Siete editori radiotelevisivi ed il traffico sul vostro sito internet è marcatamente da referral social? Male. Ecco quello che sta succedendo alla luce delle nuove politiche dei social media e quali sono le emittenti italiane più esposte. Il quadro della situazione Tempo fa abbiamo dedicato attenzione alla sottovalutazione da parte degli editori radiotelevisivi delle potenzialità […]
Indagini di ascolto radiofonico: si cambia, anche se non si sa ancora proprio come
La passata settimana, su NL, ha tenuto banco, ancora una volta, la complessa questione delle indagini di ascolto radiofonico, tra contributi (anche estremamente qualificati) per opportune riflessioni sulle metodologie da utilizzare per la nuova rilevazione (o le nuove rilevazioni) ed indiscrezioni sugli imminenti scenari.
Media. Brand: chi attende ad attuare misure di tutela di marchi e formati rischia di ipotecare il suo futuro. Che infatti è proprio lì
E’ intuitiva la necessità di adottare strategie per adeguare il proprio identificativo alle regole indotte dalla cosiddetta “omnicanalità”, cioè l’approccio olistico di un brand verso ogni touchpoint dell’utente su tutti i canali. E’ infatti evidente che, in un contesto siffatto, assume la massima importanza la tutela del proprio prodotto, cioè il marchio ed il contenuto […]
Media. Può un mezzo di comunicazione di massa vivere di autorevolezza diretta e non riflessa? Sì. Anzi, nell’editoria online ciò è già un business
“Nell’ambito del macrosistema della comunicazione, il settore radiofonico è ancora troppo ancorato alla vendita di spot pubblicitari da 30 secondi. Già fatica a comprendere la necessità di ridurre la durata dei messaggi nella direzione di quelli tipici dell’advertising video on demand (AVOD), di cui YouTube è la massima espressione. Lì gli spot durano 15”, ma […]
Radio. Lo strano comportamento dei locali pubblici che sintonizzaziono le visual radio con l’audio di Spotify o Youtube o addirittura lasciandole mute
Un numero sempre maggiore di locali pubblici ha televisori sintonizzati su canali visual radio, che, però, diffondono un audio differente. Normalmente playlist di servizi di streaming audio on demand, come Spotify o YouTube, quando, addirittura, nessun contenuto sonoro. Perché? Tendenza ultraeuropea Un po’ ovunque in Europa (ma anche negli USA si registra un comportamento analogo […]