T-DMB o DAB+, il Regno Unito critica la Francia

Il T-DMB è più orientato verso una applicazione come la tv mobile che può essere adattato anche al trasporto di stream solo audio. Più una alternativa al DVB-H che all’Eureka 147 prima maniera


da Radio Passioni

Giorni fa il quotidiano francese Les Echos (riportato qui da DR-Radio Numerique) aveva parlato di un documento che il regolatore britannico OFCOM aveva inviato alla sua controparte francese. Documento che contiene una esplicita critica nei confronti della decisione, da parte della Francia, di adottare il T-DMB come standard mandatario per la radio digitale.

Ora Antonio Tamiozzo mi segnala che l’argomento è arrivato sulle pagine di Digitalradiotech, un sito specalizzato sempre molto aggiornato. Perché OFCOM non è d’accordo con le strategie di radio digitale d’oltre Manica? Perché se l’obiettivo è realizzare una infrastruttura per la radio digitale, ci sono differenze tra l’approccio T-DMB e l’evoluzione del DAB+. Il primo è un sistema concepito per la distribuzione di contenuti multimediali anche video, il secondo è invece un DAB reso molto più performante con nuovi codec che permettono una qualità migliore con un livello di compressione – e quindi di capacità di trasporto – superiore. Insomma, il T-DMB è più orientato verso una applicazione come la tv mobile che può essere adattato anche al trasporto di stream solo audio. Più una alternativa al DVB-H che all’Eureka 147 prima maniera. Trasmettere canali radiofonici con il T-DMB è possibile, ma comporta costi di “overhead” maggiori. Il segnale è più complesso e i ricevitori T-DMB attuali sono prima di tutto dei televisori tascabili e solo in subordine funzionano come radio. Addirittura, questa prima generazione di apparati che arrivano dalla Corea, la nazione che ha dispiegato il T-DMB con molto anticipo sulle altre, si aspetta di avere uno stream video per poter accedere, solo a un livello successivo, ai canali solo audio. Con il T-DMB uno in pratica è costretto a farla, la tv mobile, almeno in questa prima fase.
Secondo l’OFCOM, questo può essere un problema per chi trasmette (perché bisogna mettere insieme multiplex più complessi) e per chi produce i ricevitori, perché non si può prescindere dalle funzionalità video e i costi rischierebbero di lievitare troppo se poi l’offerta è costituita da canali solo radiofonici. Inoltre un ricevitore T-DMB portatile non sarebbe utilizzabile dappertutto e questo evidentemente cozzerebbe con gli obiettivi di armonizzazione delle politiche europee. Lo stesso consorzio WorldDMB, del resto, suggerisce di non utilizzare il T-DMB se l’obiettivo non è anche quello di realizzare un’offerta video in mobilità. La Francia, è la conclusione di OFCOM, ma non dovrebbe imporre il T-DMB come unico standard.
Discussioni come queste sono inevitabili in una fase di passaggio, soprattutto considerando la grande varietà di sistemi digitali su cui regolatori e governi devono prendere decisioni. Devo dire che le preoccupazioni di OFCOM per le complicazioni che i costruttori di terminali potrebbero trovarsi davanti, mi sembrano un po’ esagerate considerando che il mondo della componentistica e del software tendono sempre più a favorire approcci multistandard e SDR. Ma è chiaro che l’Europa ha tutto l’interesse di percorrere strade il più possibile convergenti e interoperabili.
L’argomento può per esempio interessare RAI e la sua attuale sperimentazione T-DMB? Certamente sì, ma se da un lato la RAI non ha mai nascosto l’interesse nei confronto di un sistema orientato anche alla “delivery” di contenuti non audio, nessuno qui si è ancora impegnato per questo o per quel sistema. Anzi, semmai l’Italia ha come sempre il problema opposto, quello di avere dei legislatori e regolatori che lasciano decidere ad altri, arrivano (in ritardo) in mercati che sono già preda della massima confusione e inevitabilmente fissano regole ex post che riescono solo a scontentare tutti.
Poprio per questo mi pare indispensabile aprire dei tavoli di confronto tra tutti i protagonisti interessati: governo, regolatore, industriali e inventori, editori radiofonici, content provider. E magari cercare di coinvolgere anche i consumatori dei futuri servizi, cioè noi. Radiopassioni, nel suo piccolo, è una piattaforma aperta, neutrale (tranne forse per quel che concerne l’uso misto di modulazioni analogiche e digitali sotto i 20 MHz, un punto su cui sono ferocemente monopartizan) e interoperabile.

Materiale di approfondimento (oltre al testo apparso su Digitalradiotech, riportato qui sotto):

WorldDMB Forum, Brochure DAB+ con un confronto DAB+/T-DMB
Documento OFCOM (riportato da Digitalradiotech)
DMB is inefficient compared to DAB+ (Digitalradiotech)
T-DMB Vs. DAB+ (Digitalradiotech)

Ofcom criticises France for not allowing use of DAB+
4th October 2007

France is planning to mandate the use of the T-DMB system for its digital radio system even though T-DMB was designed to carry mobile TV channels rather than radio stations, and Ofcom has sent a document to the French authorities criticising France’s decision because it is concerned that it “will in practice prevent other standards from being used in France, affecting both French consumers as well as consumers from other EU countries”; that receivers will need to be produced that can decode audio and video when obviously only audio is required for a radio station; and that the use of T-DMB when DAB+ was expected to be used across Europe will reduce economies of scale for the manufacturers, leading to both DAB+ and T-DMB receivers being more expensive as a result. One additional negative thing about mandating the use of T-DMB that Ofcom didn’t mention is that as all radio stations would have an attached video stream (it’s only low frame rate, so it’s not true video) this will increase the power consumption of receivers unnecessarily. Other reasons why France adopting DMB is a bad idea is that it is inefficient compared to DAB+ and that it doesn’t support all the features you would expect from a digital radio system. Some have likened France adopting T-DMB to France going it alone and adopting the SECAM system for analogue TV instead of falling into line with other European countries and adopting the PAL system.

Ofcom’s preferred approach

The following is a quote from the Ofcom document detailing their preferred approach:

Ofcom recognises that the original technical specification for DAB, which is currently the basis for UK digital sound broadcasting, has been superseded by newer technology. We believe that the DAB+ specification now agreed through ETSI offers improved sound quality and spectral efficiency as well as additional services, and is highly suitable for sound-oriented services and the devices designed to receive them. Manufacturers are now building support for DAB+ into new receiver models in the expectation that this will be the common standard for sound-oriented services in the future.

and they suggest that it would be preferable to allow DAB+ services to be broadcast alongside DMB services in the same multiplex, as this would providing the following advantages:

1. Receivers would work across borders in countries that had adopted DAB+ (assuming the frequency band is common)
2. Receivers that only had a DAB+ software stack could just decode the DAB+ part of the multiplex
3. Receivers with DMB software would only decode DMB service elements
4. Receivers with both could decode both DAB+ and DMB services.

DMB vs DAB+

The DAB+ and DMB standards are virtually identical apart from the fact that DMB requires a video stream to be transmitted alongside each audio stream, whereas DAB+ was specifically designed to carry audio streams. So as they’re so similar it is possible for the same receiver modules to support both DAB+ and DMB, and the DAB receiver module companies (Frontier-Silicon and Radioscape) are planning to support DMB as well as DAB+ for modules being sold in France. Therefore, sales of DMB receivers in France will help with the economies of scale for DAB+ modules, which will reduce DAB+ receiver prices to a certain extent.
However, the fragmentation of the receiver market will lead to a lack of economies of scale, which will keep DAB+ receiver prices higher than they would have been, and DMB receiver prices in France will be very high at first because there will be zero volume due to their digital radio service being launched from scratch — I’m afraid it serves them right that their receiver prices will be so high if they’re going to ignore everybody else and go it alone…

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