Come noto, da settembre l’area tecnica 3 (costituita dalla Lombardia, con esclusione della provincia di Mantova, dal Piemonte orientale e dalle province di Parma e Piacenza) migrerà integralmente al digitale televisivo.
Come nelle precedenti occasioni, la D.G.S.C.E.R. del Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni ha quindi avviato i procedimenti propedeutici alle assegnazione dei diritti d’uso temporaneo delle frequenze di radiodiffusione televisiva in tecnica digitale, trasmettendo alle emittenti legittimamente operanti (che dovranno preventivamente presentare, se già non lo avessero fatto, la dichiarazione di inizio di attività ex art. 25 c. 4 D. Lgs. 259/2003 quali operatori di rete in tecnica DVB-T) gli elenchi degli impianti/frequenze utilizzati per la trasmissione del segnale tv, ubicati nell’area 3 come risultanti dal database ministeriale (che non necessariamente coincide coi dati del catasto impianti dell’Agcom). La D.G.S.C.E.R. del MSE-Com, con tale nota "allo scopo di verificare se rispetto ai dati registrati vi siano state modifiche non ancora contemplate nel suddetto archivio", invita le emittenti a comunicare alla direzione (e per conoscenza agli Ispettorati territoriali competenti per territorio) "eventuali variazioni derivanti da acquisizione/cessioni o da autorizzazioni alle modifiche radioelettriche rilasciate dallo stesso Ispettorato Territoriale e non dalle dichiarazioni effettuate al R.O.C. dell’Agcom", al fine di consentire all’Amministrazione "il riscontro sulla legittimità amministrativa degli stessi". Nella missiva la D.G. invita altresì i soggetti autorizzati a "manifestare il proprio interesse per la/e frequenza/e in tecnologia digitale e in subordine l’indicazione di una risorsa sostitutiva che potrebbe/ro essere presa/e in considerazione ed assegnata/e in caso di riscontro positivo della legittimità amministrativa degli impianti attualmente eserciti".