Prosegue la scalata della piattaforma statunitense Netflix. In continuità con i risultati del secondo trimestre, anche il terzo registra un ottimo andamento. Nel dettaglio, i contenuti televisivi a pagamento via web nel periodo luglio-settembre hanno ottenuto ricavi per 2,9 miliardi di dollari (2,5 miliardi di euro), con una crescita del 33,2%; registrando un utile di 130 milioni di dollari (110,5 milioni di euro).
Un dato di assoluto rilievo riguarda il numero degli abbonati: superando anche le più rosee previsioni, l’azienda di Los Gatos ha registrato una crescita di 5,3 milioni di utenti (gli analisti prevedevano un aumento di 4,4 milioni), di cui 4,45 milioni in Paesi non statunitensi. Netflix ha quindi raggiunto un totale di 109 milioni di fruitori in tutto il mondo – di cui 104 milioni sottoscrittori di un abbonamento, in crescita del 24% – e quasi la metà (56,5 milioni) si trova fuori dagli Stati Uniti.
Oltre ai brillanti risultati ottenuti in termini di ricavi e di utili, è il continuo aumento di utenti che mostra il successo della piattaforma di streaming on demand. Per fare in modo che questi aumentino, quindi raggiungere i 115,6 milioni auspicati per la fine del 2017, e per primeggiare sui molteplici competitors (Hbo, Amazon Prime Video, Tim Vision, Disney, Telefónica, Apple e gli altri) Netflix punta su una nuova strategia commerciale e, soprattutto sui contenuti.
Da un lato, sta pensando di dare la possibilità a terzi di vendere i propri abbonamenti; dall’altro vuole implementare la programmazione originale. Con un investimento di circa 8 miliardi di dollari per il prossimo anno, l’azienda fondata da Reed Hastings vuole produrre autonomamente serie televisive, film e anime (produzioni originali che costituiranno la metà della programmazione totale). Questo importante investimento vuole far sì che approdino alla casa statunitense sceneggiatori, registi e attori di indiscusso talento e fama, gareggiando non solo per gli Emmy Awards, ma anche per gli ambitissimi premi Oscar. Ciò permetterà, inoltre, una maggiore indipendenza dagli altri produttori; anche in risposta al fatto che dal 2019 la Walt Disney non concederà i diritti a Netflix per il mercato americano.
Il tutto, ovviamente, per strizzare l’occhio agli utilizzatori della piattaforma di video on demand. Hastings ha infatti dichiarato a Italia Oggi che “il nostro lavoro è migliorare Netflix il più rapidamente possibile per rendere soddisfatti i nostri abbonati, guadagnare il loro tempo di visione e stare davanti alla concorrenza nei decenni a venire”.
A quasi due anni dall’arrivo in Italia del colosso di video via web, il lancio risale al 22 ottobre 2015, Netflix può festeggiare in grande stile. (G.C. per NL)