(UFCOM) – Lo scorso anno sono state pronunciate decisioni importanti in merito, l’effetto delle quali è destinato a farsi sentire a lungo sui rispettivi mercati. In alcune regioni l’attribuzione delle concessioni alle emittenti radiofoniche e televisive private con mandato di prestazioni ha generato profonde trasformazioni. Nonostante al momento vi siano ancora alcuni ricorsi pendenti, le emittenti la cui concessione ha già acquisito forza di cosa giudicata godono, almeno in questo senso, di una certa sicurezza per i prossimi dieci anni. Perdura tuttavia una certa imprevedibilità, legata agli sviluppi economici e tecnologici. Nell’autunno scorso sono state definite mediante decisione cresciuta in giudicato le modalità relative alla disaggregazione dell’ultimo chilometro. In Svizzera le basi legali sono indubbiamente state elaborate con un certo ritardo, tuttavia attualmente il numero di accessi disaggregati alla rete locale registra una crescita esponenziale. In pochi altri Paesi europei l’intervallo di tempo trascorso tra la creazione delle basi giuridiche e la loro messa in atto è stato così breve come in Svizzera. Il dibattito politico intorno all’assetto del mercato delle telecomunicazioni e del paesaggio radiofonico e televisivo rimane intenso anche dopo le avvenute revisioni. Tra i punti all’ordine del giorno figurano proposte di ulteriori revisioni di legge, sia nel settore delle telecomunicazioni che in quello della radiotelevisione, di cui prossima
Martin Dumermuth, Direttore