Ad un anno mezzo dalla loro attribuzione il rilascio di concessioni radiotelevisive regionali è attualmente sospeso. Le emittenti private svizzere Tele Ostschweiz (TVO) e Radio Grischa potranno beneficiare del rilascio di una concessione radio-tv provvisoria.
Il Dipartimento federale della comunicazione (DATEC), con un suo comunicato ufficiale, ha infatti accordato loro questo diritto in via transitoria, in attesa di una decisione definitiva in merito al riesame delle attribuzioni di concessioni. Nel periodo intermedio, le due emittenti della Svizzera orientale dovranno fornire solo un servizio pubblico a livello regionale. Quale contropartita riceveranno in cambio l’80% della quota del canone radiotelevisivo fissato nella concessione messa a concorso, si legge ancora nella nota. Concretamente, TVO otterrà 1’764’042 franchi, mentre Radio Grischa 1’782’170 franchi. Ad un anno mezzo dalla loro attribuzione da parte della Confederazione, il rilascio delle concessioni radiotelevisive regionali è attualmente sospeso. Con una sentenza del dicembre scorso, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha infatti accolto i ricorsi di Radio Südost, Radio AG (entrambe di Roger Schawinski e in fase di fondazione) e di Tele Säntis, rispettivamente contro Radio Grischa (del gruppo editoriale Südostschweiz di Hanspeter Lebrument), Radio Argovia e Tele Ostschweiz. In ambito radiofonico, la candidatura di Radio Grischa era stata preferita al progetto di Radio Südost di Schawinski. Il DATEC dovrà ora verificare se Südostschweiz, che controlla numerosi giornali e un canale televisivo locale, non faccia abuso della sua posizione dominante. Dal canto suo, il TAF ha accolto con la stessa motivazione anche il ricorso di Tele Säntis contro il rilascio della concessione a TVO, di proprietà del gruppo sangallese Tagblatt Medien, che detiene pure il "St. Galler Tagblatt" e la radio regionale "FMI". L’attribuzione delle altre due concessioni a emittenti radiotelevisive svizzero-tedesche è anch’essa sospesa per ragioni simili. "Tele M1" e "Radio Argovia" avevano infatti ottenuto il titolo. Tuttavia esse appartengono allo stesso gruppo multimediale, Az Medien, che pubblica pure l’"Aargauer Zeitung", circostanza che potrebbe incidere sulla pluralità dell’offerta. Da qui, il ricorso di Schawinski, che non aveva ottenuto la concessione per "Radio AG", a cui il TAF ha dato ragione. (Paolo Masneri per NL)