Il Consiglio federale elvetico riduce l’onere delle reti televisive private e modifica la chiave di ripartizione tra proventi del canone e autofinanziamento.
In futuro le emittenti con partecipazione al canone saranno tenute a fornire un apporto finanziario minore rispetto ad oggi. Nel contempo il Consiglio federale imposta l’abbandono progressivo della tv analogica via cavo. Il Consiglio federale ha abbassato il grado di autofinanziamento richiesto alle emittenti televisive regionali con mandato di servizio pubblico (titolari di una concessione). Da oggi la quota di canone loro attribuita potrà coprire fino al 70 per cento dei costi d’esercizio, nei limiti di un tetto massimo definito nella concessione. Finora le emittenti dovevano finanziare la propria attività per almeno il 50 per cento, attingendo a risorse quali pubblicità o sponsoring. Un simile grado di autofinanziamento si era tuttavia rivelato eccessivo alla luce degli importanti costi di produzione. Con il progressivo affermarsi del digitale, la fruizione di programmi tv in modalità analogica è in forte diminuzione. I gestori di reti via cavo che diffondono sia in analogico che in digitale, devono tuttavia continuare a proporre l’alternativa per determinati programmi televisivi. Nell’ottica dell’ampliamento dell’offerta digitale, il cosiddetto obbligo di diffusione (must carry) genera problemi sempre più importanti in termini di capacità. Per favorire la digitalizzazione e sgravare i cablo-operatori, attraverso una pertinente modifica all’ORTV il Consiglio federale ha gettato le basi per il pianificato abbandono della tecnologia analogica. Il DATEC potrà ridurre gradualmente l’obbligo di diffusione nel settore analogico, a patto che un numero crescente di economie domestiche passi alla tv digitale. A questo proposito, occorrerà segnatamente ponderare gli interessi del pubblico e degli esercenti delle reti via cavo. A seconda delle regione considerata, il regime must carry riguarda attualmente una ventina di programmi televisivi svizzeri ed esteri: 6-7 programmi della SSR, i programmi regionali concessionari diffusi nella rispettiva zona di copertura, 8 programmi esteri (ad es. ARTE, TV5, 3Sat) e i programmi con decisione di attivazione (ad es. Schweizer Sportfernsehen). A medio termine l’obbligo di diffusione nel settore analogico sarà completamente abbandonato. Questa modifica si iscrive nel quadro della revisione dell’ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV), in vigore a partire dal 1° agosto 2012.