Halal-TV, il cui intento e’ di passare al vaglio la societa’, e’ condotto da tre giovani donne con il velo, presentate dalla direzione come “musulmane profondamente credenti”. Nella prima puntata si sono occupate delle differenze di classe e il commento di una di loro e’ stato: “La Svezia assomiglia sempre di piu’ all’Egitto per le differenze di classe che si stanno aggravando”. L’emissione sembra a molti superficiale e ingenua. In piu’ ha dato fastidio il rifiuto di due di loro di stringere la mano al cronista di un quotidiano venuto a intervistarle. E la scrittrice svedese d’origine curda, Dilsa Demirag-Sten, si e’ chiesta quale credito possa avere una trasmissione di presentatrici credenti, una delle quali, in passato si e’ detta favorevole alla lapidazione delle adultere, anche se in seguito si e’ pronunciata contro la pena di morte.