Il Quotidiano dei Contribuenti
Agenzia d’informazione della Federcontribuenti Nazionale – Federazione Nazionale per la Difesa dei Contribuenti Italiani
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Infatti fino alla revisione degli studi e, quindi, fino al superamento degli effetti del decreto del 20 marzo 2007 è ammesso l’adeguamento al livello minimo di ricavi derivante dall’applicazione degli indicatori, a condizione che il livello non sia inferiore a quello di congruità puntuale previsto dagli studi Ma tutto ciò comporterà un abbassamento minimo e insignificante dell’imposizione fiscale e continuerà a colpire pesantemente le imprese. Non comprendiamo come le associazioni che dovrebbero tutelare gli interessi delle imprese abbiano potuto accettare un accordo che comunque penalizza e colpisce la piccola e media impresa italiana. Altre novita del protocollo riguardano:1) La necessità di motivare eventuali accertamenti per la parte di ricavi che scaturisce dall’applicazione degli indicatori di normalità economica rimane, come onere, a carico della Agenzia delle entrate fino alla sostituzione, a seguito di revisione ordinaria degli studi di settore, degli indicatori approvati con decreto del 20 marzo 2007. 2) Verrà superato l’indicatore sintetico «Valore aggiunto per addetto» finalizzato a evitare fraudolente indicazioni di costi per ridurre il livello di congruità richiesto dagli studi di settore. In sede di revisione ordinaria degli studi verrà sorpassato con l’indicazione di intervalli di costi coerenti con l’attività svolta dall’impresa. L’indicatore valore aggiunto per addetto verrà utilizzato dalle Entrate come variabile di controllo in sede di selezione degli accertamenti.